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Prevenzione

Vietata ai minori, cara sigaretta addio!

17/01/2012

Divieto di vendita delle sigarette agli under 18, immagini shock sui pacchetti e rincari per invogliare i fumatori a smettere. Sono queste alcune delle misure su cui sta lavorando il Ministero della Salute. Intanto però uno studio solleva dubbi sull’efficacia di cerotti e gomme alla nicotina.

Vietato vendere le sigarette agli under 18, immagini shock sui pacchetti per mostrare i danni che il fumo provoca alla salute, divieto di utilizzo di distributori automatici privi del sistema identificativo dell’età dell’acquirente e rincari, anche e soprattutto sul trinciato. Sono questi i temi su cui sta lavorando il Ministero della Salute, diffusi nel Rapporto 2011 per la prevenzione del tabagismo, per ridurre l’abitudine al fumo che, secondo i dati, è in calo dall’emissione della legge Sirchia. Nel 2010, infatti, gli italiani fumatori hanno comprato in media un pacchetto in meno al mese e per la prima volta dal 1997 le vendite sono scese sotto la soglia dei 90 milioni di chili. Ma c’è un neo: sono triplicate le vendite del tabacco trinciato, che attrae soprattutto i giovani per il prezzo più basso che, ora, verrà alzato dal Ministero. Ma se l’intenzione è smettere di fumare, uno studio dell’Harvard’s Center For Global Tobacco Control e dell’Università del Massachusetts di Boston pubblicato sulla rivista Tobacco Control mette in guardia sull’efficacia dei cerotti, spray e gomme antifumo alla nicotina. Non funzionano, un terzo degli ex-tabagisti ha subito una ricaduta e in certi casi possono addirittura esacerbare il vizio tra i fumatori più incalliti. Ma è davvero così? E quali sono i rimedi efficaci? Lo chiediamo alla dottoressa Licia Siracusano, referente per il Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center, diretto dal dottor Armando Santoro.

Dottoressa Siracusano, cosa ne pensa della “stretta” del Ministero sulla vendita di sigarette?
“E’ positivo che si stia facendo qualcosa, ma la nicotina dà dipendenza al pari di una droga come eroina e cocaina e come tale dovrebbe essere vietata per tutti, senza eccezioni di età. Tanto più che il tabagismo è la prima causa, evitabile, dell’insorgenza di tumore (non solo polmonare) e di malattie dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio (cioè infarto, bronchite cronica ed enfisema polmonare)”.

Quali sono i rimedi efficaci per dire stop al fumo? Spray e cerotti alla nicotina non funzionano?
“Partiamo da un presupposto: i cerotti, spray e vari rimedi antifumo alla nicotina non sono gli unici e nemmeno i più importanti strumenti per dire stop al fumo. Il tabagismo è una malattia multifattoriale, determinata da una dipendenza fisica e psicologica, e solo l’insieme di counseling psicologico e supporto farmacologico possono aiutare una persona a smettere di fumare e a non ricadere. Inoltre, la ricaduta (cioè ricominciare a fumare) rientra nella storia naturale della malattia, per cui è prevedibile e come tale può essere affrontata. Questo significa che il ‘fai da te’ porta a ben pochi risultati, mentre un medico specialista, meglio se con l’aiuto di uno psicologo, può impostare una terapia farmacologica (che aiuti a controllare le crisi di astinenza) e un supporto psicologico (che aiuti a modificare il proprio stile di vita, per controllare la dipendenza psicologica da nicotina). Spieghiamoci meglio: il farmaco è di aiuto solo per controllare la dipendenza fisica, cioè le crisi di astinenza che si verificano soprattutto la prima settimana in cui non si fuma. Ma da solo non basta, occorre un supporto psicologico e il desiderio di farsi aiutare. Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. Lo studio sulla presunta inefficacia dei rimedi anti-fumo a base di nicotina non spiega se questo counseling psicologico c’è stato, non spiega come è stato utilizzato il farmaco e con che modalità. Si deve, infatti, tenere presente che i vari cerotti, spray, eccetera alla nicotina funzionano dopo lungo tempo, dai 6-9 mesi, quindi, non è neppure lecito pensare che siano rimedi facili e tempestivi.

Di recente, inoltre, in televisione viene trasmessa la pubblicità di un nuovo chewing-gum che contiene nicotina e che ‘ti fa smettere di fumare’. Ma cosa vuol dire? Sembra troppo semplice, quando, in realtà, dire stop al fumo è difficile. Auguriamoci, invece, che vengano pubblicizzati altri prodotti che aiutino a smettere di fumare. Al momento il farmaco più importante è la vareniclina, un rimedio farmacologico che blocca i recettori della nicotina e toglie progressivamente il gusto di fumare, fino alla sospensione nel giro di due settimane (ma la terapia in totale dura almeno 12 settimane). Anche questo farmaco, però, NON può essere assunto senza controllo di un medico e senza counseling psicologico. E’ fondamentale mantenere alta l’attenzione riguardo ai danni da fumo con pubblicità e informazioni, ma non bisogna ridurre o minimizzare la difficoltà di smettere di fumare, utilizzando ogni tanto anche qualche chewing-gum a base di nicotina per farcela. Bisogna imparare a pensare al tabagismo come a una malattia da affrontare nei Centri Antifumo con l’aiuto del medico per un supporto farmacologico e psicologico adeguato”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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