Stai leggendo Prendersi cura della pelle nei mesi più freddi

Pelle

Prendersi cura della pelle nei mesi più freddi

21/02/2021

I mesi invernali, a causa del freddo e dei frequenti sbalzi di temperatura a cui siamo sottoposti, rappresentano un fattore di stress per la pelle. Questo vale soprattutto per i soggetti sensibili che soffrono già di disturbi come psoriasi, dermatiti e rosacea. 

Ne abbiamo parlato con gli specialisti di Dermatologia di Humanitas San Pio X, che ci hanno spiegato quali sono gli accorgimenti da prendere per evitare che il freddo faccia insorgere o peggiori secchezza, screpolature e desquamazioni.

Il rapporto tra il freddo e la pelle

La nostra pelle è naturalmente rivestita da un film idrolipidico con funzioni protettive; le basse temperature esterne, il vento e il clima secco possono intaccarlo causando disidratazione e secchezza cutanea, condizione che peggiora ulteriormente con l’esposizione all’inquinamento e l’utilizzo di cosmetici aggressivi. A soffrirne sono specialmente le mani e il viso, ovvero le parti del corpo più esposte agli agenti atmosferici. 

L’inverno, da un punto di vista dermatologico, presenta però due vantaggi: il primo è che rende più facile la mappatura dei nei, che sono più facilmente valutabili sulla pelle non abbronzata, il secondo è che permette di intervenire sui problemi della pelle con le cure che non sono compatibili con il periodo estivo. 

L’inverno rappresenta ad esempio il momento migliore per assumere le terapie contro l’acne a base di retinoidi, poiché, essendo queste fotosensibilizzanti, non vanno utilizzate in concomitanza con l’esposizione ai raggi solari.

Il freddo peggiora le patologie della pelle?

La secchezza invernale della pelle rende le placche cutanee di chi soffre di psoriasi a loro volta più secche. Poiché con gli effetti del sole estivo la psoriasi tende a migliorare, in inverno si può trattare la patologia con la fototerapia, cioè esponendo le aree affette da psoriasi alla luce di specifiche lampade a raggi UVB. 

Anche le dermatiti irritative e la dermatite atopica, due disturbi di tipo infiammatorio scatenati dal contatto con sostanze irritanti o da cause endogene, peggiorano nella stagione invernale a causa di una riduzione delle ceramidi, che sono fondamentali per mantenere l’idratazione cutanea.

Vengono colpite in particolare le mani, sulle quali si possono formare, oltre a zone di pelle irritata e chiazze pruriginose, anche ragadi ai polpastrelli.

Questi fastidi si possono prevenire evitando bagni prolungati e in generale limitando il lavaggio delle zone interessate. Anche non usare detergenti schiumogeni (i tensioattivi sottraggono lipidi alla pelle) e utilizzare prodotti finalizzati a ricostituire il film idrolipidico cutaneo (ad esempio ceramidi e urea), sono strategie utili nel contrastare il peggioramento delle dermatiti. 

Consigli per la cura della pelle nei periodi freddi

L’attenzione alla pelle deve provenire sia dall’esterno che dall’interno. Esternamente si può procedere con l‘applicazione di creme idratanti e una detersione a base di prodotti poco aggressivi come latti detergenti e oli da bagno, insieme ad acqua tiepida e non troppo calda. Inoltre è bene sì coprirsi per il freddo, ma senza che la temperatura corporea aumenti troppo. Infine bisogna accertarsi che gli ambienti chiusi siano correttamente umidificati, affinché l’aria non sia troppo secca. 

Per una cura della pelle che parta dall’organismo invece, è bene seguire un’alimentazione varia  ricca di frutta, verdura, e omega 3 (contenuti soprattutto nel pesce e nelle noci). 

 

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita