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Lo sai che l’asma può peggiorare dopo un temporale?

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Si chiama asma da temporale, un fenomeno poco noto ma in aumento anche tra chi soffre di allergia ai pollini. Infatti, quando temporale e massima concentrazione dei pollini allergenici in atmosfera coincidono può manifestarsi l’asma da temporale, un’infiammazione delle vie respiratorie che reagiscono all’abbassarsi delle temperature e alla concentrazione di pollini “chiudendosi” per difesa e inducendo quindi un “broncospasmoIn genere la pioggia riduce la concentrazione di pollini, ma se è troppo intensa, come accade durante un temporale, può frammentarli e renderli così più facilmente diffusi e respirabili – spiega la dottoressa Francesca Puggioni, specialista dell’Unità Operativa di Pneumologia e Medicina Generale in Humanitas. – Se il temporale si verifica quando la concentrazione allergenica è al suo massimo gli effetti possono essere davvero negativi. È importante specificare inoltre che non si parla solo di polline, come per esempio Graminacee, Ambrosia, Betulla, e altri ma anche di spore di muffa come l’Alternaria che risentono in maniera particolare dei cambiamenti di temperatura e umidità. Le persone che soffrono di asma bronchiale allergico e hanno già ricevuto una diagnosi da parte dello specialista dovrebbero sempre tener con sé i broncodilatatori oltre a verificare negli appositi siti web la concentrazione allergenica di pollini nell’aria, evitando di uscire, se possibile, durante o subito dopo i temporali. In caso ci si trovasse sotto un temporale, invece, è consigliabile proteggere bocca e naso con sciarpe o foulard.