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Lo sai che essere parlatori tardivi non è per sempre?

13/04/2016

Li chiamano parlatori tardivi (noti anche con l’espressione inglese late talkers). Sono quei bambini che, a 30-36 mesi, sono ancora poco loquaci, con un vocabolario ridotto (meno di 50 parole a 24 mesi), con una media di acquisizione inferiore ai 40 vocaboli nuovi al mese e assenza di combinazione di parole a 30 mesi. Tuttavia non è detto che la condizione così descritta equivalga necessariamente allo sviluppo di un disturbo specifico di linguaggio (DSL) nella futura crescita. “Con piccoli gesti quotidiani – rassicura la specialista in logopedia di Humanitas Medical Care – i genitori dei late talkers possono fare la differenza: giocare con il piccolo indicando e denominando gli oggetti presenti nella stanza, parlare lentamente ed in modo chiaro, scandendo bene le parole, variando le intonazioni e l’espressività del volto, sono azioni di grande efficacia. Anche leggere insieme un libro ricco di immagini e disegni (si pensi ai racconti pop-up largamente diffusi sul mercato editoriale oggi), promuovendo l’uso di gesti e di parole, rende il bambino ben predisposto ad assumere nuovi input linguistici e quindi superare la propria iniziale difficoltà di linguaggio. Questo sarà d’aiuto per recuperare il tempo perso!”. Non resta che scegliere la fiaba più bella e immergersi nel mondo della fantasia, tra fate, cavalieri e un intero vocabolario di parole da apprendere.

Per saperne di più visita il sito di Humanitas Medical Care

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