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Con il golf, mente e corpo in salute. Anche più longevi?

22/05/2017

Il golf è uno sport benefico a ogni età. Anzi, i suoi benefici sarebbero maggiori proprio con l’avanzare degli anni. Aiuta a prevenire e gestire oltre 40 delle principali malattie croniche e migliora la salute cardiovascolare e metabolica. Ma oltre che meglio, il golf farebbe vivere anche di più?

Una ricerca realizzata dalla University of Edinburgh (Scozia) e pubblicata su British Journal of Sports Medicine ha revisionato circa 5mila studi condotti su golf e benessere. Uno di questi, portato avanti in Svezia, ha associato al golf un minor tasso di mortalità precoce. In altre parole a quest’attività sportiva è stata associata una maggiore aspettativa di vita pari a 5 anni. Ma si tratta di una semplice relazione, priva di rapporti causa/effetto.

(Per approfondire leggi qui: “Golf, anche senza lezioni è basso il rischio di traumi”, vero o falso?)

Senza spingersi troppo in là e tralasciando il legame con la longevità, guardiamo ai benefici diretti del golf sulla salute. Secondo la ricerca dell’università di Edimburgo chi lo pratica regolarmente godrebbe di una maggiore salute cardiovascolare, respiratoria e metabolica anche in caso di malattie croniche come il diabete di tipo 2. Le sue ricadute sul benessere aumenterebbero con l’età, in particolare sulla capacità di mantenere l’equilibrio e sulla resistenza muscolare.

Dopo oltre un secolo, agli ultimi giochi di Rio, il golf è rientrato fra le discipline olimpiche

Nel mondo è praticato da 55 milioni di persone, dice lo studio. Tirare colpi nei campi da golf permette – a chi lo fa costantemente – di centrare la soglia di attività fisica, a intensità almeno moderata, raccomandata dalle linee guida internazionali (150 minuti a settimana): «I giocatori di golf camminano molto e sappiamo che solo la semplice camminata innesca dei processi benefici per tutto l’organismo. Anche se il golf è uno sport a intensità moderata o lieve, comunque una partita può durare anche 4-5 ore e quindi può far muovere il golfista per un tempo più che congruo», ricorda il dottor Piero Volpi, responsabile di Ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport dell’ospedale Humanitas.

In una partita da oltre 18 buche in media si bruciano non meno di 500 calorie. Con 18 buche i giocatori possono coprire da circa 6,5 km (se ci si aiuta con il caddy, l’auto elettrica per spostarsi sul prato) a circa 13 km. Stare all’aperto aggiunge ulteriori benefici: si è esposti al sole e all’aria fresca sebbene alcuni dati mostriano un aumento del rischio di tumore cutaneo.

(Per approfondire leggi qui: Golf e mal di schiena: un aiuto dall’ozonoterapia)

I benefici non finiscono qui: nei giocatori la revisione ha registrato anche una migliore composizione corporea (ovvero la distribuzione tra massa grassa e massa magra), un possibile minor rischio di ansia, depressione e demenza. Il golf, infine, mantiene in salute l’apparato muscolo-articolare: «Camminando si mettono in moto gli arti inferiori e il tronco mentre gli arti superiori vengono sollecitati dai tipici movimenti del golfista. Ruotare il corpo per colpire la palla sollecita schiena, spalle e braccia, quindi gomito e polso», conclude il dottor Volpi.

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