Stai leggendo Bambini e sport, quali conseguenze hanno colpi di testa e traumi cranici?

Featured

Bambini e sport, quali conseguenze hanno colpi di testa e traumi cranici?

21/11/2015

I colpi di testa nel calcio, o i traumi cranici nello sport in generale, sono pericolosi per i bambini? Per la Federcalcio americana sì ed ecco perché a vietato i per i bambini calciatori fino a 10 anni di età. Si tratta di una decisione con cui la federazione chiude una questione piuttosto controversa che ha coinvolto allenatori, dirigenti e naturalmente i genitori di tanti piccoli calciatori in erba. Troppi colpi di testa, infatti, possono aumentare il rischio di subire traumi cranici.

Oltre a questo divieto, la federazione ha anche raccomandato agli allenatori di limitare i colpi di testa per i bambini un po più grandicelli, dagli 11 ai 13 anni, e ha introdotto una norma per sostituire temporaneamente un calciatore con un sospetto trauma cranico. Saranno interessate tutte le squadre che partecipano ai tornei giovanili di calcio gestiti dalla federazione.

(Per approfondire leggi qui: Postura, per i bambini l’importante è un’ora di sport al giorno)

Le nuove indicazioni della Federcalcio arrivano in risposta a una class action intentata lo scorso anno in California proprio da un gruppo di genitori contro alcuni dirigenti di calcio. I promotori dell’azione legale puntavano a un cambio di regolamento alla luce del pericolo che i bambini corrono colpendo più volte, e con una certa intensità, il pallone. Secondo uno studio 50mila giovani calciatori, dai 13 ai 18 anni, avevano subito un trauma cranico nel 2010: un numero maggiore di quanti praticavano invece basket, baseball, softball e lotta messi insieme.

Ma quali sono i rischi per la salute di chi, giocando a calcio, colpisce ripetutamente il pallone con la testa?

«Preoccupante è il fatto di colpire la palla di testa continuativamente per diversi anni nel corso di una carriera», dice il dottor Piero Volpi, responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Bambini in sovrappeso, quando lo sport da solo non basta)

«L’impatto di un colpo di testa varia da situazione a situazione: può essere violento quando un giocatore che si trova in barriera durante un calcio di punizione dal limite colpisce la palla, mentre quando la palla arriva con un cross o uno spiovente l’impatto è forte ma spesso non completo e dunque il contatto è relativamente violento».

I bambini, quando colpiscono di testa, sembrano rischiare di più?

«Il bambino non ha ancora una padronanza della gestualità e spesso colpisce di testa in modo scoordinato provocandosi un piccolo trauma o facciale o cranico», risponde il dottor Volpi che ricorda comunque come «i palloni moderni sono molto più leggeri di quelli in cuoio cucito usati in passato».

«Anche se la testa ha una conformazione tale da proteggere il cervello e da distribuire l’energia che si sprigiona con un colpo di testa su tutto il cranio, è comunque importante considerare che il cranio e il collo dei bambini hanno una solidità minore rispetto a un adulto; pertanto è bene usare palloni adatti alla loro età», dice il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB.

Quando un trauma cranico subito da un bambino dev’essere motivo di preoccupazione?

«Se il bambino, dopo aver subito un colpo sulla testa, avverte mal di testa, sonnolenza, confusione, ma anche vomito e sbalzi di umore – risponde – ecco che è bene portarlo in Pronto soccorso. I traumi acuti e violenti possono essere associati a ematomi e, se causano sofferenza cerebrale, possono portare a disturbi che necessitano di valutazione clinica. Per avere un danno cerebrale secondario e tardivo, è necessario che questi traumi siano significativi, continui e ripetuti negli anni».

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita