Praticare con assiduità la corsa può intaccare la salute delle ginocchia e compromettere la cartilagine? Secondo uno studio pubblicato dal Lawrence Berkeley National Laboratory e condotto su 75mila podisti non vi sarebbe alcuna evidenza che la corsa aumenti il rischio di osteoartrite, anche per i maratoneti. Anzi, fare jogging ridurrebbe il pericolo osteroartitrico.
I ricercatori spiegano che per molto tempo si è pensato che correre potesse arrecare danni all’articolazione del ginocchio, ma dagli studi disponibili condotti sui maratoneti emerge che se le ginocchia sono in salute, l’intensità e la frequenza dell’esercizio non aumentano in maniera significativa il rischio.
Ginocchia al sicuro dunque? Ne parliamo con il professor Piero Volpi, Responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport in Humanitas.
Dilettanti e agonisti
Occorre fare una distinzione tra coloro che praticano la corsa da agonisti e coloro che invece sono dilettanti.
Per i dilettanti, correre mezz’ora o un’ora qualche volta alla settimana non compromette la salute del ginocchio, a patto che si rispettino alcune indicazioni:
- indossare scarpe adatte alla corsa,
- preferire terreni soffici che consentono ai piedi di adattarsi al movimento soprattutto nei primi tempi,
- allenarsi gradualmente in termini di durata e intensità,
- prestare attenzione al proprio peso corporeo: un peso eccessivo può incidere in modo negativo a causa del sovraccarico che si esercita sull’apparato muscolare e articolare.
Gli atleti invece corrono un rischio maggiore di usura alle ginocchia, nei maratoneti si registrano più frequentemente condropatie, meniscopatie e altre patologie.
A cura di Valeria Leone
