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Tutti atleti con le Olimpiadi

24/07/2012

Fra qualche giorno partono le Olimpiadi. Una buona occasione per cominciare a fare sport? Sì, per il 46 per cento degli italiani.

L’aria olimpica stimola la voglia di iniziare a fare sport? Sì, per il 46 per cento degli italiani, soprattutto adulti, che non vogliono più solo guardarlo in televisione. Lo dice una ricerca dell’Osservatorio AstraZeneca. Una buona abitudine da seguire anche al termine delle sfide. Ma senza strafare o tentare di imitare i campioni, che sono superallenati. Anche se la base da cui si parte è comune, poi, per noi “comuni mortali”, le regole ovviamente sono diverse. Come realizzare, allora, le Olimpiadi “in casa”? E quanto allenarsi per rimanere in forma? Chiediamo consiglio a Piero Volpi, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport in Humanitas.


Dottor Volpi, è scattata la voglia di iniziare un’attività sportiva grazie alla scia delle Olimpiadi. Quali sono le regole base che sia i campioni sia chi pratica sport amatoriale deve seguire?
“Una regola è fondamentale e vale per tutti. Ed è quella di imparare la gestualità della disciplina che si sta per intraprendere, la tecnica. Se voglio nuotare come la Pellegrini, è inutile che mi dedico a ore e ore di allenamento senza conoscere le basi, è solo un dispendio di energia che può, addirittura, avere effetti controproducenti sul fisico. Prima di tutto serve l’apprendimento tecnico”.

E dopo aver acquisito le basi tecniche? Come rimanere in forma alla stregua dei campioni?
“Non serve allenarsi per le Olimpiadi, non si deve vincere la medaglia, ma, piuttosto, svolgere uno sport che dia benefici all’organismo e riuscire a rimanere in forma. Il ‘quanto fare’, quindi, è soggettivo e dipende dal retroterra sportivo e dall’età. Se non hai mai fatto sport e parti da zero, devi iniziare gradualmente, a piccoli passi mentre le persone che hanno sempre praticato qualche disciplina sono più facilitate rispetto alle sedentarie. L’età, poi, è un altro fattore determinante perché a 14 anni l’apprendimento e la fatica sono diverse rispetto ai 50. In linea di massima, comunque, il consiglio è di praticare uno sport almeno per mezz’ora – 45 minuti ogni 2-3 volte a settimana”.

Quale attività sportiva consiglia per iniziare?
“Le attività sportive individuali sono più adatte all’inizio perché più veloci e facili da apprendere. Le più semplici e che non richiedono grandi attrezzature (ma benefiche per l’organismo) sono la corsa, la bicicletta e il nuoto, per esempio, che sono alla portata di tutti. Lo sport collettivo, invece, è più impegnativo dal punto di vista tecnico e necessita di basi che non sempre si hanno e ci vuole tempo per imparare. E consiglio di non lasciarsi prendere dall’aria olimpica e di dedicarsi a sport di contatto eccessivi come il rugby o il calcio a 50 anni. Se proprio si vuole iscriversi a corsi collettivi, che stimolano la socialità e le relazioni, meglio preferire la pallavolo”.

Cosa consiglia per i bambini?
“Il nuoto. E’ estremamente propedeutico. Ma, soprattutto, deve piacere l’attività per svolgerla con passione e in modo continuativo. Se, quindi, il piccolo preferisce il tennis o il calcio, che sono sport più specifici, concederli aggiungendo, però, una volta alla settimana anche il nuoto. Stipulare una specie di patto con il bambino. Solo in questo modo si riescono ad ottenere risultati”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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