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Sport

È tempo di calcio. Con qualche precauzione

23/03/2010

Con le prime giornate miti scatta la voglia di sport all’aria aperta, calcio e calcetto prima di tutto. Ma per i dilettanti c’è qualche rischio.

Il calcio piace, con l’arrivo del bel tempo va per la maggiore. Dilettanti, ragazzini e amatori non vedono l’ora di mettere in campo il pallone e giocare. Ma calcio e calcetto fanno bene? E quali rischi comportano? Lo abbiamo chiesto al prof. Piero Volpi, che è stato medico responsabile dell’Inter dal 1995 al 2000 e che da poco è arrivato in Humanitas, dove è responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport.

Il prof. Piero Volpi, specialista in Ortopedia e Traumatologia e in Medicina dello Sport, dal 2001 è professore alla scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Milano. E’ attualmente consulente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC), istruttore della FIFA (Fédération Internationale de Football Association) e componente della Commissione Antidoping e della Commissione Scientifica SLA della FIGC.
Proviene dal Centro di Traumatologia dello Sport e di Chirurgia Artroscopica dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, che ha diretto dal 2000 al 2009. Il dott. Volpi, con la sua équipe, rafforza il gruppo di specialisti di ortopedia dell’ospedale, organizzato in Unità Operative dedicate a Chirurgia della mano, della spalla, del gomito e del piede, Chirurgia protesica del ginocchio e dell’anca, Artroscopia del ginocchio, Ortopedia pediatrica, Traumatologia, Terapia con onde d’urto.

Uno sport che piace
“Il calcio – spiega il prof. Volpi – è sicuramente lo sport più popolare nel nostro continente. Sono moltissimi i bambini che scelgono di praticare questa attività e questo è un bene, perchè si tratta di un’attività fisico-sportiva completa, che coinvolge la maggior parte dei muscoli e delle articolazioni e permette lo sviluppo della socializzazione e dello spirito di squadra, particolarmente importanti per la formazione dei giovani. Vorrei sottolineare il fatto che è bene che i bambini scelgano di praticare uno sport che piace: questo li spingerà a dedicarsi con passione all’attività sportiva, con continuità e costanza e indubbi benefici per la loro salute”.

Da praticare con qualche attenzione
“C’è una regola che vale per tutti, prima di cominciare a praticare uno sport: quella di sottoporsi a una visita medico-sportiva. Poi è bene che un bambino non si avvicini a questo sport prima degli 8 anni, anche se sono molte le scuole di calcio che oggi accettano i piccoli fin dai 6 anni. In ogni caso, fino ai 10-12 anni è buona regola non esasperare l’aspetto agonistico, privilegiando la valenza ludica di questo sport, senza enfatizzare troppo l’aspettativa del risultato, ad esempio. Per i bambini, il calcio non è un’attività sportiva particolarmente pericolosa: gli infortuni, quali fratture o distorsioni, fanno parte del rischio dello sport di contatto in generale. Gli infortuni più frequenti per chi pratica il calcio sono i traumi distorsivi della caviglia e del ginocchio e le lesioni muscolari (stiramenti e distrazioni) prevalentemente degli arti inferiori”.

4 semplici regole per prevenire gli infortuni
“La prima regola per prevenire eventuali infortuni è quella di affrontare lo sport in modo serio e questo vale anche per i numerosi adulti che la domenica vanno a giocare a pallone o la sera fanno una partita di calcetto con gli amici. Innanzitutto, non è possibile affrontare la partita settimanale senza aver fatto uno o due allenamenti nel corso della settimana, a base di esericizi, da praticare a casa o in palestra, che permettano di preparare muscoli e articolazioni alle sollecitazioni dello sport. Questa regola, è bene sottolinearlo, vale per tutti gli sport!
La seconda regola è cercare di fare attenzione al proprio ritmo di lavoro o di studio e all’alimentazione: andare a giocare a pallone dopo un pranzo o una cena abbondanti non è certo l’ideale. Come sarebbe da evitare l’abitudine di praticare lo sport quando si è stanchi.
Terzo, non dimenticare mai di fare un buon riscaldamento prima della partita: un po’ di stretching e qualche esercizio di mobilizzazione articolare aiutano a diminuire il rischio di infortuni.
Quarta regola: curare bene l’attrezzatura. La scelta delle scarpe è importante per chi gioca a calcio: quando si gioca su un terreno erboso e scivoloso, ad esempio, le scarpe con i tacchetti sono indispensabili. Una suola liscia aumenta il rischio di scivolare e di procurarsi uno stiramento”.

A cura di Elena Villa

 

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