Mangiare sano, evitare fumo e stress sono senza dubbio accorgimenti importanti per la salute del cuore. Ma non basta: per mantenere giovane il nostro cuore è necessario aggiungere una buona dose di attività fisica alle nostre giornate spesso sedentarie. La bicicletta da questo punto di vista è un vero e proprio toccasana. Pedalare infatti aiuta a rimanere giovani e rende anche più felici: una sorta di antistress che permette di ricaricare le energie e di aumentare la fiducia in sé stessi. Non stupisce, quindi, che sempre più frequentemente si incontrino per le strade appassionati di cicloturismo, che vivono la bicicletta come il mezzo ideale per godere della natura e per conseguire benessere fisico e mentale.
Benefici per il cuore e per la circolazione
Gli sport sono in genere classificati secondo due categorie, in base al tipo di esercizio svolto: statico o anaerobico e dinamico o aerobico.
Gli sport ad impegno prevalentemente anaerobico sono caratterizzati da esercizi che si svolgono ad intensità molto elevata e per pochi minuti (per esempio il sollevamento pesi, il lancio del disco o i 400 m di corsa), e producono un effetto piuttosto stressante sul cuore e sul sistema circolatorio.
L’esercizio di tipo aerobico, al contrario, si protrae nel tempo (come ad esempio nel nuoto, nella corsa di resistenza o nella bicicletta) permettendo ai muscoli di agire con un carico di lavoro moderato e costante. “L’attività di tipo aerobico – afferma il dott. Paolo Sganzerla, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia di Humanitas Gavazzeni e grande appassionato di ciclismo – come la pedalata, produce effetti benefici sul sistema cardio-circolatorio consentendo al cuore di diventare più forte e resistente. Pedalando, infatti, l’apparato cardiovascolare subisce adattamenti soprattutto a livello periferico (muscoli e circolazione) che permettono al cuore di lavorare, a parità di intensità dell’esercizio, sempre di meno”.
A dimostrazione di questo va ricordato che il cuore degli atleti subisce vere e proprie modificazioni: aumenta la propria massa e quindi migliora la sua funzione di pompa ottimizzando il consumo di ossigeno attraverso la ‘bradicardia’, cioè con un numero di battiti inferiore a quello normale. “Ma non è necessario diventare atleti professionisti – prosegue il dottor Sganzerla – una semplice uscita in bici consente già un buon allenamento per il cuore e la circolazione. La bicicletta è infatti un’ottima alleata contro le malattie cardiovascolari come l’infarto o l’ictus, poiché, pedalando, si combattono gli elementi più pericolosi per il cuore, i cosiddetti fattori di rischio cardiovascolare: si perde peso, si migliora il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, si riducono i valori della pressione arteriosa e il colesterolo ‘cattivo’ (LDL) in favore di quello ‘buono’ (HDL)”.
Pedalando infatti si perde peso, si migliora il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, si riducono i valori della pressione arteriosa e il colesterolo ‘cattivo’ (LDL) in favore di quello ‘buono’ (HDL). Viene inoltre agevolata la circolazione del sistema venoso, poiché l’atto della pedalata rende più elastiche le pareti delle vene delle gambe con il movimento ritmico dei muscoli, prevenendo gonfiori e trombosi venose.
La cyclette, un alleato ideale per i cardiopatici
La bicicletta non è solo un mezzo di prevenzione, ma anche di terapia per i cardiopatici. A confermarlo è il dott. Claudio Pezzotti, responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologia di Humanitas Gavazzeni. “Dopo un evento cardiaco acuto, come ad esempio un infarto miocardico o un intervento cardiochirurgico – spiega –, è consigliabile un periodo di riabilitazione durante il quale si imposta un programma che prevede un carico di lavoro personalizzato per ogni paziente e che si avvale, tra l’altro, dell’utilizzo di cyclette. L’esercizio fisico, se effettuato con regolarità e con adeguato allenamento, permette al cuore di funzionare al meglio: come un motore che lavora a bassi regimi. La cyclette ha il vantaggio di poter essere utilizzata per tutto l’anno, anche quando le condizioni meteorologiche sono avverse.”. Un altro vantaggio della cyclette rispetto alla bicicletta è la ‘dosabilità’ dello sforzo: qualsiasi modello permette infatti di calibrare il carico di lavoro, da blando a molto intenso, per allenare il cuore con cicli di lavoro progressivi fino al ritorno ad un regime normale. Per ottenere i migliori risultati è importante l’attenzione alla respirazione ,che va sempre commisurata e sincronizzata alle sforzo.
“L’attività motoria riabilitativa – prosegue il dottor Pezzotti – se praticata in modo corretto, non ha sostanzialmente alcuna limitazione, salvo la pigrizia. Molto spesso, ad esempio, i pazienti acquistano una cyclette che dopo poche settimane diviene uno strumento inutilizzato. L’obiettivo della riabilitazione, invece, è proprio la costanza nel lungo periodo. L’attività svolta durante il periodo di degenza nel reparto di cardiologia riabilitativa (mediamente 15 giorni) deve essere infatti considerato l’inizio di un programma più ampio. Ciò che conta veramente è la prosecuzione dell’esercizio nei mesi e negli anni successivi, seguendo un programma riabilitativo personalizzato abbinato ad un attento monitoraggio clinico-terapeutico, ad un’alimentazione corretta e, in generale, ad uno stile di vita sano, ponendo molta attenzione al controllo dei fattori di rischio cardiovascolare (fumo, diabete mellito, ipertensione arteriosa, dislipidemie, obesità)”.
La bicicletta, fonte di benessere
La bicicletta produce innegabili benefici anche sulla mente, oltre che sul fisico: è noto fin dai tempi degli antichi romani, come ricorda il famoso proverbio: “Mens sana in corpore sano”.
Durante la pedalata, infatti, vengono prodotti i cosiddetti ormoni del benessere, le endorfine, che intervengono nelle regolazione dell’umore e provocano un effetto euforico ed ansiolitico. “La bicicletta è un passione che non ti abbandona mai – afferma il dottor Sganzerla –. Il consiglio per chi si avvicina per la prima volta al ciclismo è di iniziare gradualmente con tranquille passeggiate godendo del panorama, lontani dal traffico e dalle città. E’ bene poi praticarlo con regolarità, uscendo almeno 2-3 volte la settimana per poter trarre i benefici che tale attività può dare al nostro fisico. Il ciclismo può essere considerato uno sport completo con benefici per l’organismo nella sua totalità. Infatti, non solo migliora il sistema cardiovascolare, ma anche l’apparato respiratorio, aumentando la capacità polmonare e la funzionalità dei bronchi, il sistema locomotore, tonificando e rinforzando i muscoli, il metabolismo glucidico e lipidico e non ultima, la psiche. E così il cuore, spesso aggredito dallo stress della vita quotidiana, non può che beneficiare del benessere e della tranquillità.”
Di Marco Parisi