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Sport

Due ruote… in rosa: vantaggi e benefici

14/06/2009

La bicicletta è indubbiamente lo svago ideale che consente a tutti, giovani e meno giovani, di stare bene e di mantenere una buona forma fisica. Vediamo di capire perché questo sport è tanto adatto anche al pubblico femminile. Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

Tutti i benefici della bicicletta
Praticare cicloturismo apporta numerosi benefici: tonifica i muscoli, mantiene le articolazioni sane ed efficienti e il cuore allenato, aiuta la circolazione, migliora la capacità polmonare. Inoltre, permette di smaltire i chili di troppo.
Muscoli tonici: sono in particolare i muscoli delle gambe a tonificarsi e rinforzarsi, senza però ingrossarsi in modo eccessivo: polpacci e glutei si rassodano e le cosce diventano più snelle. I muscoli delle spalle e delle braccia sono meno coinvolti in questo tipo di attività sportiva, se praticata in modo blando, ma vengono maggiormente sollecitati e impegnati nelle salite e su terreni irregolari. In parte vengono tonificati e rinforzati anche i muscoli della colonna vertebrale, soprattutto a livello lombare, in particolare quando si pedala su un terreno irregolare. Per questo motivo il cicloturismo è adatto anche alle donne che soffrono di lombalgie, ad esempio a causa di posture scorrette o di peso eccessivo.
Articolazioni sane ed efficienti: le articolazioni delle anche, delle ginocchia e delle caviglie si mantengono attive ed efficienti; quindi il cicloturismo apporta benefici anche alle donne con iniziali sofferenze articolari. In questo sport, inoltre, il peso del corpo non grava sulla schiena, poiché si scarica interamente sul telaio della bicicletta e questa particolarità lo rende adatto anche chi soffre di disturbi a livello della colonna vertebrale, come lombalgie e sciatalgie.
Cuore allenato: andare in bicicletta consente di allenare l’apparato cardio-vascolare. Il cuore, che è un muscolo, diventa più forte e resistente alla fatica, la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono con l’allenamento. Il ciclismo è uno sport aerobico, durante il quale i muscoli bruciano ossigeno ed è caratterizzato da uno sforzo di intensità sottomassimale prolungato nel tempo.
Buona circolazione: la donna, soprattutto nell’età riproduttiva, è meno predisposta dell’uomo a malattie delle coronarie, ma in compenso è più predisposta a problemi circolatori periferici, quindi praticare questo sport può migliorare la circolazione venosa e linfatica a livello degli arti inferiori, aiutando a prevenire la formazione di gonfiori alle gambe.
Migliore capacità polmonare: il ciclismo è un’attività fisica che può aumentare la capacità respiratoria, migliorando la funzionalità dell’albero bronchiale; è quindi adatto anche a chi soffre di asma o di bronchite cronica. Il miglioramento della capacità polmonare è particolarmente percepibile nelle donne fumatrici, che presentano in genere una ridotta capacità ventilatoria.
Via i chili di troppo: andare in bicicletta consente di perdere peso, ma solo a patto che si segua una corretta alimentazione. Si perde peso solo quando il consumo calorico giornaliero è superiore alla quantità di calorie assunta giornalmente con l’alimentazione. Il consumo calorico del cicloturismo dipende dall’intensità della pedalata, dalla lunghezza e dalla difficoltà del percorso: può andare da 100-150 calorie all’ora a circa 400-500 calorie ( ma solo per intensità di lavoro muscolare elevate con sviluppo di velocità prolungata e quindi ciclismo di alto livello). Un’attività fisica adeguata e costante, inoltre, può aiutare a prevenire e a combattere la cellulite.

Poche le controindicazioni
Andare in bicicletta non presenta serie controindicazioni a livello assoluto. Attenzione dovrebbero prestare tutte le donne che soffrono di insufficienza venosa degli arti inferiori e di varici, adottando un ritmo molto blando ed evitando di spingere eccessivamente sui pedali o di impegnarsi in salite faticose (ad esempio se si utilizza la mountain-bike o la bici da corsa). Anche la passeggiata sullo sterrato o su strada deve essere sempre effettuata con una pedalata agile, senza grandi sforzi, perché se i polpacci lavorano eccessivamente si può peggiorare il disturbo circolatorio già presente.
Esistono poi particolari situazioni che sconsigliano la bicicletta, come malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali esterni e dell’apparato urinario durante la fase più intensa della malattia; la presenza di emorroidi, che rendono dolorosa la posizione in sella; la presenza di ernia del disco o di lombosciatalgie in fase acuta.

A cura di Elena Villa

 

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