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Salute dell'uomo

Disfunzione erettile, spesso è un sintomo di patologie nascoste

29/06/2018

Il 13 percento della popolazione ha problemi di erezione e con l’avanzare dell’età, in particolare dopo i 50 il problema aumenta al punto tale che a 70 anni una persona su due ne soffre. Questo disturbo, che colpisce tre milioni di italiani, è lo spauracchio e insieme il tabù di tanti uomini che però sono erroneamente convinti che si tratti di una malattia a se stante. In realtà la disfunzione erettile è un sintomo che può derivare da patologie nascoste, dallo stile di vita scorretto e va considerata da subito un campanello d’allarme per la salute cardiovascolare. Ne parliamo con il dottor Alessandro Pizzocaro, referente per l’andrologia presso l’Istituto Clinico Humanitas.

 

La perdita dell’erezione: un tabù

Chi ne soffre, nella maggior parte dei casi, evita di parlarne. In famiglia così come dallo specialista, la disfunzione erettile è difficile da trattare proprio perché gli stessi pazienti tendono a mascherarla con altro. Chi però finisce per convivere suo malgrado col problema, subendo in realtà un contraccolpo psicologico il più delle volte è anche chi, dopo un po’, si rivolge alle cure «fai da te». Non a caso i farmaci per curare i disturbi dell’apparato urogenitale maschile sono quelli più contraffatti e messi in commercio in maniera illegale, nella maggior parte dei casi attraverso la rete.

I rischi per il cuore

Uno studio pubblicato sulla rivista «Circulation» ha confermato come chi soffre di disfunzione erettile dovrebbe considerarsi più “a rischio”. E non soltanto per la maggiore probabilità di collezionare performance sessuali non memorabili. Le difficoltà di erezione potrebbe infatti essere il segno di una malattia come il diabete o una cardiopatia. Una correlazione che è tanto più accentuata quanto più il paziente ha plurimi fattori di rischio cardio-vascolari quali ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, fumo, sedentarietà ed obesità. Non dimentichiamo inoltre che con l’età possono ridursi anche i livelli di testosterone, ormone importante non solo per la funzione sessuale ma anche per il benessere generale del maschio.

 

L’importanza di rivolgersi allo specialista

Ai primi sintomi di disfunzione erettile è importante rivolgersi a un medico per accertare subito la presenza di ulteriori patologie. Questo sintomo potrebbe infatti essere anche definito il metro di misura della sindrome metabolica. Nella grandissima maggioranza dei casi il paziente è infatti in sovrappeso o obeso, ha la pressione alta, il colesterolo alle stelle e in molti casi un diabete di tipo 2 non diagnosticato. Cause genetiche a parte, a farla da padrone sono solitamente una dieta ricca di zuccheri semplici e grassi associati ad uno stile di vita sedentario e al vizio del fumo.

 

Lo stile di vita può incidere sul disturbo

L’impotenza è un problema che colpisce oltre tre milioni di italiani ma solo il dieci per cento riceve una terapia. I farmaci da assumere per via orale rappresentano una prima terapia molto comune per il trattamento della disfunzione erettile, ma non funzionano allo stesso modo per tutti. Circa la metà degli uomini affetti ne interrompe frequentemente l’assunzione o lamenta che la pillola non agisca adeguatamente. E’ molto importante rivolgersi all’andrologo prima di assumere qualsiasi farmaco per indagare eventuali patologie che possono nuocere alla salute e per adottare i rimedi appropriati per eliminare il disturbo e vivere meglio.

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