Un’alta concentrazione di acido urico nel corpo può causare la gotta. Questa patologia antica, caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite acuta con dolore, arrossamento e gonfiore generalmente di una articolazione delle mani o dei piedi, è provocata dal deposito di cristalli di acido urico. L’articolazione più frequentemente colpita, in circa il 50% dei casi, è la metatarso-falangea del primo dito del piede, da cui il nome di podagra. L’acido urico può inoltre depositarsi nei tendini e nei tessuti circostanti, generando i cosiddetti tofi, anche a livello renale, inducendo la comparsa di nefropatia gottosa. Con il professor Carlo Selmi, responsabile di reumatologia di Humanitas e docente dell’Università di Milano, parliamo dell’importanza di una dieta bilanciata nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia.
Il ruolo di purine e acido urico
Quanto contano il cibo e la dieta nel trattamento della gotta? Secondo gli specialisti, hanno un ruolo rilevante. La maggior parte dell’acido urico presente nel nostro corpo (circa i due terzi) è prodotto internamente. Il resto arriva invece dagli alimenti che ingeriamo nella dieta, spesso sotto forma di purine. Queste molecole, presenti in tutte le sostanze animali e vegetali, vengono convertite dal corpo in acido urico ed eliminate attraverso le urine. Quando questo acido non viene eliminato attraverso i reni può accumularsi nel sangue e depositarsi sotto forma di cristalli a forma di ago nelle articolazioni. Questi cristalli causano la grave infiammazione e il dolore intenso che si può avvertire con un attacco di gotta.
Il giusto binomio, farmaci e dieta
Per tenere a bada i sintomi della gotta è necessario giocare su un doppio fronte: da un lato assumere farmaci che riducono i livelli di acido urico nel sangue, dall’altro osservare un regime alimentare che riduca il consumo di cibi che contengono un alto contenuto di purine.
Quali sono le cause della gotta?
Le cause della gotta, in generale, non derivano esclusivamente dall’alimentazione. Si tratta di un falso mito che ruota attorno alla lunga storia di questa malattia. La gotta è una malattia metabolica con origini genetiche primarie.
Alcune persone sono predisposte ad avere livelli di acido urico più elevati e una minore capacità di eliminare l’acido urico. Gli afroamericani, per esempio, sono più inclini alla gotta rispetto ai bianchi.
Il rischio di sviluppare la malattia aumenta con l’età. Anche il sesso è di grande importanza: gli uomini più giovani hanno quattro volte più probabilità di sviluppare la gotta rispetto alle donne che sono invece protette fino alla menopausa e dopo i 65 anni gli uomini hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare la gotta rispetto alle donne.
Essere in sovrappeso, in ogni caso, è un grande fattore di rischio per lo sviluppo di gotta e sindrome metabolica dal momento che la combinazione di alta pressione sanguigna, colesterolo alto, glicemia alta e obesità è legata allo sviluppo di questa patologia.
Anche se una dieta a basso contenuto di purine da sola non può essere sufficiente a prevenire la gotta, mangiare bene e raggiungere un peso sano diminuirà il rischio complessivo di gotta e le complicanze della sindrome metabolica.