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La chirurgia bariatrica è adatta ai bambini?

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Fra i trattamenti al primo posto nella cura dell’obesità grave c’è la chirurgia bariatrica. Usata sempre in ultima istanza, questa via consente di perdere peso in modo importante e in tempi relativamente brevi. Ma la chirurgia bariatrica è adatta a curare anche bambini e adolescenti? E, se sì, in quali casi? Ne parliamo con gli specialisti dell’unità operativa di Chirurgia Bariatrica in Humanitas.

Quando l’intervento serve a scongiurare altre patologie

Una ricerca pubblicata su The New England Journal of Medicine che ha preso in esame il caso di 242 adolescenti fra i 13 e i 19 anni che si sono sottoposti a chirurgia bariatrica (bypass gastrico e sleeve gastrectomy, ovvero la resezione verticale di parte dello stomaco) ha evidenziato come l’intervento abbia avuto significativi effetti benefici nel 90% dei casi trattati. Se prima dell’intervento il 98% dei soggetti presi in esame aveva un peso corporeo di oltre 140 kg e un indice di massa corporea (BMI) maggiore di 40, a tre anni dall’operazione la maggior parte di essi pesava almeno 40 kg di meno.

Secondo gli specialisti l’intervento può inoltre aiutare gli adolescenti a scongiurare l’insorgenza di complicazioni legate all’obesità, come il diabete, l’apnea ostruttiva del sonno e l’ipertensione. Un’altra ricerca portata avanti in Arabia Saudita ha inoltre dimostrato che bambini e adolescenti obesi di età compresa fra i 5 e 21 anni, sottoposti a chirurgia bariatrica, avevano perso il 62% del peso in eccesso entro due anni dall’operazione, evitando l’insorgenza di altre patologie.

By-pass, fascia gastrica e gasterectomia. Tre diverse tipologie di operazioni

Esistono diverse tecniche di chirurgia bariatrica, il by-pass gastrico, la fascia gastrica e la gasterectomia, ma ancora non è stato determinato quale sia la migliore sugli adolescenti. Gli interventi più eseguiti hanno un duplice meccanismo d’azione restrittivo e ormonale, per cui riducono la fame e anticipano la sazietà.

“In questi ultimi anni, la chirurgia bariatrica è stata ampiamente testata nell’ambito di popolazioni di adolescenti (<18 anni)  anche se gli effetti a lungo termine in questa popolazione non sono ancora noti – ha spiegato la dottoressa Mura -. Le linee guida attuali sono più stringenti in questa fascia d’età così delicata e riguardano oltre ai limiti di peso, anche la necessità di aver raggiunto la maturità scheletrica e di accrescimento e la capacità di aderire ai programmi pre e post-operatori. Prima dell’intervento è infatti mandatorio aver seguito per almeno sei mesi un trattamento medico in un centro specializzato, mentre dopo l’intervento è importante poter accedere a una struttura di supporto pediatrica specialistica. Gli interventi di chirurgia dell’obesità sono molto potenti, ma non sono infallibili se non sono gestiti al meglio: la selezione accurata dei candidati è fondamentale per ottenere i risultati migliori. Servono, comunque, ulteriori studi a lungo termine. Il limite di applicazione della chirurgia bariatrica solo a soggetti adulti è stato superato, sempre con ragionevole prudenza e con la prerogativa che ogni singolo caso è un caso a sé stante e quindi richiede un approccio personalizzato”.