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Alimentazione

Con la vitamina C pelle protetta e difese immunitarie assicurate

25/06/2017

Vitamina C: protegge la pelle dai raggi ultravioletti, stimola le difese immunitarie, ha un potente effetto antiossidante, contrasta gli effetti di sostanze tossiche provenienti dal fumo e dall’inquinamento, interviene nella sintesi di alcuni importanti ormoni e neurotrasmettitori, favorisce la produzione di collagene, fondamentale per la struttura di muscoli, ossa, cartilagini e tessuti, facilita l’assorbimento del ferro introdotto con la dieta e previene i danni provocati da sostanze conservanti come nitrati e nitriti. Ecco otto buoni motivi per non trascurare l’introito quotidiano di vitamina C. A parlare di questa vitamina e a illustrarne le proprietà benefiche per l’organismo è la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano)

«I nuovi LARN indicano che il fabbisogno giornaliero di questa vitamina idrosolubile è, per l’età adulta, di 60-75 mg, fabbisogno che aumenta durante la gravidanza e l’allattamento. Da anni è risaputo che la carenza prolungata di vitamina C determina lo scorbuto: una malattia caratterizzata da affaticamento, fragilità capillare, sensibilità alle infezioni, sanguinamento delle gengive, emorragie petecchiali, seguiti poi da una sintomatologia a carico di ossa e cartilagini.

«Dal momento che l’organismo umano, a differenza di quello di numerosi animali, non possiede vie metaboliche in grado di produrre vitamina C, l’unica fonte da cui potersi rifornire è attraverso la dieta. Esiste tuttavia una piccola riserva a livello delle ghiandole surrenali, che però deve sempre essere ripristinata. È preferibile assumerla in più momenti nella giornata piuttosto che in un unico carico perché i recettori in grado di captarla hanno un grado di saturazione basso, pertanto l’eccesso viene perso con le urine», continua la studiosa.

Quali sono gli alimenti più ricchi di vitamina C?

La vitamina C è presente in numerosi alimenti tra cui gli ortaggi freschi presentano senza dubbio la fonte principale: non solo gli agrumi come arance, pompelmi, limoni, che sono associati per antonomasia a questa vitamina, ma anche in uva, peperoni, rucola, kiwi, broccoli, cavolini di Bruxelles, fragole e lattuga. Bisogna però ricordare però che aria, luce e temperatura sono in grado di ridurre la biodisponibilità alimentare del micronutriente. Per godere a pieno dei suoi pregi salutistici sarebbe consigliabile adottare appropriate metodologie di conservazione degli alimenti e soprattutto evitare cotture eccessive e per tempi prolungate.

 

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