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Alimentazione

Energy drink, cuore in pericolo?

11/05/2015

Gli adolescenti consumano troppe bevande energetiche e il rischio è l’insorgenza di patologie cardiache che possono rivelarsi anche gravi, fino a risultare fatali in soggetti particolarmente predisposti. Il monito che arriva dal Canadian Journal of Cardiology è chiaro: genitori, insegnanti, medici e allenatori dovrebbero monitorare con maggiore attenzione il consumo degli energy drink da parte dei teenager e non sottovalutarne le eventuali conseguenze che potrebbe innescare.

Un team di ricerca internazionale guidato da Fabian Sanchis-Gomar dell’Hospital Universitario “12 de Octubre” di  Madrid (Spagna) ha osservato che il consumo di bevande energetiche da parte degli adolescenti per il miglioramento delle prestazioni fisiche e mentali può alterare il sistema endocrino e innescare morti cardiache improvvise in individui giovani apparentemente sani. La responsabilità sarebbe soprattutto della caffeina, sostanza ampiamente conosciuta e utilizzata e generalmente considerata sicura, ma che se consumata in dosi importanti soprattutto da parte di soggetti ancora in fase di crescita può dar vita a gravi effetti indesiderati – si stima che nel 2007, negli Stati Uniti, ben il 46% delle 5.448 overdose di caffeina segnalate si è verificato negli adolescenti di età inferiore a 19 anni. Secondo le stime, poi, il 31% dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni che consuma regolarmente queste bevande energetiche si ritrova con alterazioni di vario tipo al sistema endocrino. E la responsabilità non è solo degli elevati livelli di caffeina, ma anche dell’aggiunta di altre sostanze stimolanti come il ginseng e la taurina.

Contengono sostanze eccitanti con potenzialità tossiche

Si parla di sostanze come caffeina e guaranà, e dunque non di sostanze illegali o nocive di per sé, ma che comunque non fanno bene agli organismi e ai cervelli ancora in pieno sviluppo quali sono quelli degli adolescenti. La questione è che queste bevande energetiche sfuggono ai controlli farmaceutici perché non sono considerate farmaco, nonostante molto spesso contengano sostanze eccitanti con potenzialità tossiche paragonabili a quelle di alcuni farmaci. Il problema, poi, è che soprattutto i ragazzi molto giovani rischiano di farne un consumo smodato poiché queste bevande sono molto accattivanti nella veste e spesso molto piacevoli al gusto, e difficilmente i più giovani sono in grado di distinguerne le caratteristiche da quella di un’aranciata o di una gassosa.

Ma cosa accade all’organismo di un adolescenti che fa un uso eccessivo di queste bevande? “Due sono gli scenari che si possono incontrare: da una parte gli energy drink possono far emergere in individui apparentemente sani rare forme di cardiopatie latenti, con conseguenze a volte anche fatali; dall’altra può essere il consumo stesso della bevanda energetica a generare lo sviluppo di disturbi cardiovascolari, assolutamente inusuali per la loro età”.

Oltre al danno fisico c’è anche il danno psichico

Un altro aspetto che non va sottovalutato è infine il danno psicologico, oltre al danno fisico. Con il consumo di queste bevande energetiche c’è il rischio che passi il messaggio che è possibile migliorare le proprie prestazioni mentali e fisiche solo introducendo qualcosa dall’esterno, abituando il ragazzo che senza un ‘aiutino’ esterno non si possano affrontare gare sportive, esami universitari e le altre prove che la vita gli pone davanti. Una sorta di dipendenza psicologica che, in futuro, potrebbe trasformarsi in una tipologia di dipendenza più seria.

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