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Alimentazione

Obesità infantile, da cosa è provocata?

13/02/2015

Dietro sovrappeso e obesità infantile si nascondono comportamenti e abitudini alimentari sbagliati. O si modificano o la questione sovrappeso e obesità nei bambini è destinata a non risolversi.

I dati del Sistema di Sorveglianza Nazionale “Okkio alla Salute”, progetto abilitato e promosso dal Ministero della Sanità e dal Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie per lo studio di questa problematica relativi al 2014, parlano di una leggera diminuzione del numero di bambini di 8-9 anni in sovrappeso o obesi in Italia. Ma i numeri sono comunque preoccupanti: il 20,9%, dei  bambini è in sovrappeso e i bambini obesi sono il 9,8%. Soprattutto al centro e al sud.

Leggendo l’indagine scopriamo che sono i comportamenti e le abitudini alimentari scorrette a causare il sovrappeso infantile: l’8% dei bambini non fa colazione, il 31% fa una colazione non adeguata (sbilanciata in termini di carboidrati e proteine), il 52% fa una merenda di metà mattina troppo calorica. Consumano poca frutta e verdura (il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non li mangiano) e bevono troppe bevande zuccherate e gassate (il 41% dei casi). Inoltre i bambini si muovono poco mentre guardano molta televisione o giocano troppo con i videogiochi. Altro fatto negativo evidenziato dalla ricerca, la sottovalutazione o la non corretta percezione del “peso” del proprio piccolo da parte dei genitori.

 

Una cattiva interpretazione della Dieta Mediterranea

Sull’argomento abbiamo chiesto un commento al dottor Giuseppe Marinari, chirurgo bariatrico e nutrizionista, responsabile del Centro Obesità di Humanitas Gavazzeni.

«In Italia abbiamo una popolazione adulta sostanzialmente fra le più magre d’Europa, al contrario di quella infantile. Questo ci dice che le persone adulte sono attente a mantenersi normopeso ma  trascurano il fatto di vedere i propri figli ingrassare. Non solo. Non c’è abbastanza attenzione al controllo dell’alimentazione in gravidanza che finisce per superalimentare il bambino condizionandone il peso futuro.  

La nostra realtà odierna paga il pegno anche di una cattiva interpretazione della dieta mediterranea: in un futuro non lontano tutti i paesi del sud Europa saranno i primi purtroppo non nei dati economici ma nei dati di obesità e sovrappeso.

Accanto all’alimentazione sbagliata è anche venuto a mancare il nostro (mediterraneo) tipico modello di vita: tante ore passate a giocare all’aperto, campi e oratorio per giocare a pallone. L’urbanizzazione ci ha portato via il nostro modello di vita infantile e adolescenziale, fatto di ore passate a giocare e correre, e ci ha lasciato una dieta ricca in carboidrati insaporiti con quanto di peggio proviene dalla cultura nordamericana e nordeuropea; l’informatizzazione e la trasformazione della famiglia (dove ormai tutti lavorano) ha fatto il resto.

Resta il fatto di questa distrazione tutta italiana: siamo attenti a mantenerci in forma e a mangiare in modo corretto, ma trascuriamo assolutamente di passare questo patrimonio culturale ai nostri figli: si preferisce evitare un contradditorio in famiglia e guardare dall’altra parte mentre i nostri figli ingrassano. E’ di pochi giorni fa la sentenza con cui un padre è stato condannato perché obbligava le figlie a sciare e a provare a perdere peso: non conosciamo i particolari della vicenda ma, provocatoriamente, alla luce di questi dati sul peso, siamo sicuri che quel padre sbagliasse?»

 

Risposte del dottor Giuseppe Maria Marinari

responsabile Chirurgia Bariatrica e direttore Centro Obesità di Humanitas Gavazzeni

 

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