Stai leggendo Una settimana senza sale

Alimentazione

Una settimana senza sale

26/03/2012

E’ partita la Settimana mondiale per la riduzione del sale, promossa da “World Action on Salt and Health” con l’obiettivo di informare e prevenire contro uno dei principali fattori di rischio dell’ictus cerebrale.

E’ partita lunedì la Settimana mondiale per la riduzione del sale (26 marzo – 1 aprile) con l’obiettivo di informare e prevenire contro uno dei fattori di rischio principali dell’ictus cerebrale. Molte persone infatti, pur consapevoli del fatto che l’eccesso di sale favorisce l’aumento della pressione arteriosa, ancora non hanno sufficiente consapevolezza del legame diretto esistente tra l’eccesso di sale alimentare e il rischio di eventi cerebrovascolari disabilitanti e potenzialmente fatali, come l’ictus cerebrale. L’azione è partita anche quest’anno dall’associazione internazionale WASH (World Action on Salt and Health) alla quale aderiscono oltre 300 scienziati ed esperti, anche italiani, impegnati nella promozione di programmi per la riduzione del consumo di sale nei rispettivi Paesi. In Italia, l’impegno in favore della Salt Awareness Week è sostenuto dalla SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana, e dal GIRCSI, Gruppo di Lavoro nato nel 2007 dalla collaborazione tra le principali società scientifiche impegnate nel campo della prevenzione, con lo specifico scopo di favorire politiche di intervento per la riduzione del consumo di sale nella popolazione italiana.

L’ictus cerebrale in Italia colpisce circa 200 mila persone ogni anno e rappresenta una delle principali cause di invalidità. “Nel nostro Paese il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari circa 10-15 grammi giornalieri – spiega la dott.ssa Simona Marcheselli, responsabile di Neurologia d’Urgenza e Stroke Unit in Humanitas -. Questa quantità è 2-3 volte maggiore rispetto a quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè circa 5 grammi nell’adulto. L’eccesso di sale nelle diete è causa dell’ipertensione, tra i principali fattori di rischio dell’ictus. Ridurre la quantità di sale a circa un cucchiaino di caffè al giorno potrebbe ridurre del 23% il rischio di ictus. L’obiettivo può essere raggiunto evitando cibi ad elevato contenuto di sale (come quelli pre-confezionati), limitandone l’uso nella preparazione degli alimenti (va ricordato che anche il dado e l’estratto di carne contengono elevate quantità di sale) e non aggiungendo sale a tavola”.

A cura della Redazione

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita