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Alimentazione

Estate al mare: quando il cibo va in spiaggia

12/07/2011

Siamo spesso tentati dal cibo venduto in spiaggia oppure organizziamo picnic e pranzi all’aperto. Ma con il caldo il rischio di intossicazione alimentare è in agguato.

verdura_spiaggia_apeCiambelle invitanti, cocco rinfrescante, bibite, caramelle, frutta e altri alimenti. Tutti siamo stati tentati dal cibo pubblicizzato da venditori ambulanti o bancarelle sulla spiaggia. Ma sarà ben conservato? Mette in guardia dal rischio di intossicazioni alimentari, che si moltiplicano proprio durante il caldo a causa di una cattiva conservazione o preparazione degli alimenti, il Ministero del Welfare, che ha pubblicato sul suo sito un decalogo di consigli e regole d’oro da seguire tenendo conto, inoltre, di una corretta modalità di gestione del cibo anche mentre si fa un barbecue, un pic-nic o nel tragitto dal supermercato a casa propria. E dito puntato in questa direzione anche da parte del Ministero della Salute, che ha recentemente diramato i consigli per prevenire colpi di calore o altri malesseri collegati al caldo eccessivo (mettendo, inoltre, in atto, una serie di iniziative come il numero anti-caldo 1500 per informazioni e consigli) in cui cita anche l’attenzione alla corretta conservazione degli alimenti. Perché questo particolare interesse verso l’associazione caldo-alimenti? Il rischio è davvero dietro l’angolo? Lo chiediamo alla dottoressa Stefania Setti, medico nutrizionista all’Ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dottoressa Setti, il rischio di malattie infettive causate da alimenti d’estate è alto?
“Il rischio di contrarre una malattia infettiva trasmessa con gli alimenti diventa ancora più alto durante la stagione calda, sopratutto perché è questo il periodo nel quale si hanno maggiori occasioni di organizzare pasti fuori casa o picnic in spiaggia. Diventa, dunque, ancora più importante in queste occasioni rispettare corrette norme igieniche di conservazione, preparazione, cottura delle materie prime nonché di conservazione degli alimenti cotti. I parametri che possono favorire la proliferazione di agenti patogeni all’interno di un alimento e l’eventuale produzione di tossine patogene, come nel caso delle tossinfezioni alimentari, sono, per esempio, proprio la temperatura, il ph e il contenuto di acqua libera. La temperatura, in particolar modo, è un aspetto al quale bisogna prestare molta attenzione tenendo presente che non solo le alte, ma anche le basse temperature nel caso di certi agenti patogeni possono favorirne la proliferazione”. Ecco, dunque, le regole basilari da seguire per tutelare la propria salute, come pubblicate dal Ministero del Welfare:

1. Diffida dei canali di distribuzione non convenzionali. Fai attenzione ai venditori improvvisati in spiaggia o in montagna. L’origine e le modalità di preparazione degli alimenti venduti possono non garantire la sicurezza del prodotto.
2. Guarda le confezioni. Verifica che gli alimenti che devono essere conservati a temperatura di refrigerazione/congelamento/surgelati siano mantenuti negli idonei banchi di vendita e verifica lo stato delle confezioni. Evita l’acquisto di confezioni rotte o non intatte, scatole o barattoli ammaccati o gonfi, uova rotte, prodotti con colori alterati o confezioni di prodotti congelati con brina. Verifica che le bottiglie di acqua minerale e altre bevande non siano esposte a fonti di calore.
3. Quando fai la spesa. Fai attenzione a prendere i cibi refrigerati e congelati al termine del giro di spese per evitare nocivi sbalzi di temperatura. Acquista piatti caldi o precucinati solo al termine della spesa, prima di lasciare il negozio. I cibi congelati o surgelati devono essere riposti in appositi sacchetti termici e vicini tra loro nel sacchetto della spesa.
Dedica particolare attenzione alla conservazione delle creme, panna o maionese e a tutti i prodotti che contengono questi ingredienti.
4. Porta subito la spesa a casa. Il trasporto dei cibi acquistati dal negozio a casa deve avvenire il più velocemente possibile. Evita di fare lunghe fermate intermedie e di lasciare le borse della spesa in macchina, se ciò non è possibile e se hai acquistato alimenti facilmente deperibili munisciti di contenitori termici in cui conservarli.
5. Refrigera subito gli alimenti. A casa porre immediatamente i prodotti refrigerati, congelati e surgelati in frigorifero e/o in freezer e non lasciare alimenti freschi esposti all’ambiente. Ricordare di riporre la carne ed il pesce negli scomparti più freddi del frigorifero. Se ci si accorge di aver acquistato prodotti in cattivo stato di conservazione o alterati bisogna restituirli al venditore. In caso di necessità contattare la ASL competente.

6. In frigorifero ricorda che:
– Bisogna curare con particolare attenzione l’igiene del frigo: ci sono batteri che crescono anche nei frigoriferi, a temperatura di refrigerazione.
– Occorre maggiore attenzione alle temperature dei nostri frigoriferi e alla conservazione corretta degli alimenti negli scomparti più appropriati.
– La carne e il pesce devono essere posti nello scomparto più freddo del frigo e bisogna assicurarsi che i liquidi persi dalla carne o dal pesce non contaminino altri alimenti. La conservazione in una confezione di plastica è, quindi, l’ideale.
– Alimenti come latticini e uova e tutti quelli sulla cui confezione c’è scritto di refrigerare dopo l’apertura devono essere posti in frigorifero ad una temperatura intermedia.
– I prodotti ortofrutticoli possono essere collocati nelle aree meno fredde. Naturalmente è sempre bene tenere sotto controllo tutti gli alimenti che sono nel frigorifero ed eliminare quelli scaduti o quelli che presentano alterazioni di colore od odore.
– È preferibile scongelare gli alimenti nel frigorifero, o nel microonde, e consumarli subito.
– Non riempire troppo il frigorifero in modo da non alterarne la ventilazione ed il processo di raffreddamento.
– Trattare frutta e verdura con delicatezza.
– Non lavare frutta e verdura prima di metterla in frigo: l’aumento di umidità favorisce la crescita di muffe e batteri.
7. Intensificare l’igiene. Intensifica la pulizia delle superfici a contatto con gli alimenti, con il calore i microrganismi si riproducono più facilmente. Ad esempio pulisci a fondo il tagliere o le superfici utilizzate per la preparazione di alimenti crudi prima di riutilizzarle per altre tipologie di alimento. Conserva correttamente gli alimenti che hai preparato.
8. Consuma gli alimenti subito dopo la cottura evitando di lasciarli a temperatura ambiente oppure conservali in frigorifero, opportunamente coperti, facendo attenzione a non inserirli troppo caldi in modo da evitare sbalzi di temperatura nel frigorifero.
9. Se cucini all’aperto. Ricordati che la cucina all’aperto può presentare molti rischi, per evitarli è necessario conoscere come preparare, conservare e cuocere i cibi all’aperto. Ad esempio: durante i picnic non bisogna impacchettare i cibi per picnic appena cotti o ancora caldi, è opportuno refrigerare gli alimenti da portare all’aperto per almeno 12 ore in frigorifero, anche panini o insalate già preparate, preparare il cibo in porzioni già pronte per il consumo, in modo da evitare di dover manipolare le pietanze, magari in assenza di acqua per lavarsi le mani. Durante i barbecue la cottura delle carni deve essere sempre accurata, non cuocere mai la carne ancora surgelata/congelata, cuocere tutto in modo uniforme, tenere separato tutto ciò che è crudo da tutto ciò che è cotto, evitare di lasciare i cibi all’aperto, non carbonizzare la carne per evitare la formazione di sostanze chimiche cancerogene, usare prodotti naturali come combustibile, ed evitare di utilizzare legna trattata con vernici o altre sostanze chimiche.
10. All’estero e durante le escursioni. Se sei all’estero, in posti esotici, evita di mangiare verdure crude e sbuccia la frutta e fai particolare attenzione all’acqua che bevi. Durante le escursioni in campagna evita di mangiare bacche o frutti o funghi sconosciuti, evita di bere acqua da corsi d’acqua.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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