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Alimentazione

Farmaci anti-obesità, istruzioni per l’uso

13/07/2010

Alcuni medicinali contro l’obesità vengono usati da persone in sovrappeso che desiderano dimagrire, senza il necessario filtro del farmacista o dello specialista.

Una ricerca di Altroconsumo ha messo in evidenza come alcuni farmaci per dimagrire in libera vendita (con principi attivi come Orlistat), cioè acquistabili senza la ricetta del medico, siano stati dispensati, senza il necessario parere del farmacista, a persone il cui profilo non era adatto alla somministrazione. Il principio attivo in questione, l’orlistat, è infatti espressamente consigliato a chi abbia problemi di obesità, e non soltanto qualche chilo di troppo, è vendibile senza ricetta ma sarebbe necessario il filtro del farmacista per illustrare i possibili effetti collaterali che possono manifestarsi. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Stefania Setti, Medico Nutrizionista del Centro Obesità di Humanitas Gavazzeni.

Dott.ssa Setti, quali sono i farmaci che possono essere somministrati a chi abbia problemi di obesità?
“I medicinali somministrabili hanno come principio attivo orlistat e possono essere somministrati a pazienti che abbiano indice di massa corporea superiore a 28, con però associate patologie importanti quali ad esempio un diabete mellito o dislipidemie.
Orlistat fa parte della classe di farmaci chiamata inibitori della lipasi, e agisce inibendo l’assorbimento di grassi alimentari. Questi grassi vengono poi espulsi attraverso le feci”.

A questo, si aggiungono i farmaci con principio attivo sibutramina, la cui vendita è stata recentemente vietata da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco. L’AIFA ha disposto a scopo cautelativo il divieto di vendita e di utilizzo di tutti i medicinali a base di Sibutramina incluse le preparazioni magistrali approntate in farmacia, questo perché, a seguito della valutazione del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP), afferente all’Autorità europea dei farmaci EMA, è stato riscontato un rapporto rischio-beneficio sfavorevole per tali farmaci”.

Quali possono essere gli effetti collaterali derivanti dall’assunzione di questi medicinali?
“Orlistat, limitando l’assorbimento dei grassi, può provocare problemi intestinali e scariche diarroiche. I più comuni effetti indesiderati rispetto all’uso di sibutramina, invece, sono la secchezza delle fauci, cefalea, insonnia e, più temibile, l’ipertensione arteriosa. La FDA, infatti, aveva raccomandato di non somministrare questo principio attivo a chi abbia problemi di ipertensione, e, in generale, a chi soffra di disturbi cardiaci (cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca, aritmie)”.

Quando è consigliabile prescrivere farmaci con orlistat ai pazienti con problemi di obesità?
“Generalmente dipende dal soggetto che si ha di fronte. Di norma, comunque, il primo approccio non è mai farmacologico. Dapprima si tenta di aiutare il paziente obeso con un regime dietetico ipocalorico e con la pratica di esercizio fisico. Prima di decidere la somministrazione di farmaci, è tuttavia fondamentale una valutazione complessiva delle condizioni cliniche del paziente, occorre verificare se esistono patologie concomitanti, considerare l’anamnesi del soggetto. Soltanto dopo questa analisi, si può eventualmente decidere di ricorrere all’aiuto farmacologico. In questo caso, l’ausilio e il controllo dello specialista sono fondamentali, per tutta la durata del trattamento”.

Per chi abbia soltanto qualche chilo di troppo, quindi, l’uso di farmaci come questi è dannoso?
“Certamente. Chi non soffre di obesità non dovrebbe assumere alcun farmaco. Un lieve sovrappeso va gestito con una dieta ipocalorica associata a un esercizio fisico costante. Bisogna seguire un regime alimentare bilanciato e sotto il controllo medico. Una dieta iperproteica, per esempio, può provocare disturbi a livello renale, se seguita per lungo tempo. L’importante, poi, è che il deficit calorico a cui il paziente si sottopone sia moderato e non drastico: più il calo di peso è graduale e costante, più l’organismo riabitua il suo metabolismo”.

Quali sono quindi i consigli per chi volesse perdere peso?
“Innanzitutto non improvvisare, ma rivolgersi a uno specialista che ci segua costantemente. Una dieta ipocalorica, per essere corretta, deve essere bilanciata e varia. Il nostro organismo, infatti, necessita di assumere, a ogni pasto, carboidrati, proteine, lipidi. Oltre ad avere una alimentazione varia, è fondamentale imparare a conoscere le caratteristiche nutritive di tutto ciò che mangiamo, per poter abbinare correttamente gli alimenti. A tutto questo si deve associare un costante esercizio fisico di tipo aerobico. Non bisogna dimenticare, infatti, che perdere i chili superflui è il risultato del rapporto tra ciò che l’organismo assume e quello che brucia. Il tutto affrontato con costanza, gradualità e aiuto medico”.

A cura di Cristina Gambarini

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