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Alimentazione

Barack e Michelle Obama “sulla bilancia”

09/03/2010

La famiglia presidenziale americana alle prese con la bilancia. Barack dimagrisce troppo velocemente, mentre Michelle si impegna contro l’obesità nei giovani.

Lui è magro, troppo magro secondo gli osservatori: salterebbe i pasti per l’eccessivo lavoro, esagererebbe con lo sport e con le sigarette e non avrebbe un’alimentazione equilibrata. Lei, non certo esile, si dà al calcio per sostenere una campagna contro l’obesità nei giovani, una realtà che negli Stati Uniti tocca i limiti dell’emergenza sociale. Barack e Michelle Obama fanno i conti con la bilancia e, come sempre, fanno notizia. La dott.ssa Stefania Setti, nutrizionista dell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo, spiega i pericoli dell’eccessiva magrezza e del sovrappeso, soprattutto nei ragazzi.

Dott.ssa Setti, pare che Barack Obama sia dimagrito troppo nell’ultimo periodo. Cosa rischia una persona che perde peso in modo improvviso?
“Quando l’organismo viene sottoposto ad un calo di peso piuttosto significativo in un breve periodo di tempo si corre il rischio di avere una importante perdita di massa magra che è la parte nobile dell’organismo nonché metabolicamente attiva, con l’instaurarsi di un quadro di malnutrizione aumentando la probabilità che si manifestino problemi che in un individuo in buona salute probabilmente rimarrebbero sotto controllo (per esempio slatentizzazione di patologie, maggiore predisposiziona alle infezioni nonché patologie più o meno gravi). I motivi di un calo di peso improvviso e dannoso possono essere diversi, da un’alimentazione scarsa e non equilibrata dal punto di vista nutrizionale, alla cattiva abitudine di saltare i pasti. Anche lo sport, che in sé è un’attività benefica, può determinare uno squilibrio se praticato in modo eccessivo così da implicare consumi energetici superiori a quelli che sono gli introiti calorici”.

La first lady invece è scesa in campo contro l’obesità infantile, promuovendo l’attività fisica e un’alimentazione sana nei ragazzi.
“Negli Stati Uniti l’obesità infantile è un problema molto grave, ma anche da noi sta raggiungendo livelli preoccupanti. Si manifesta precocemente, fin dalla tenera età che purtroppo non protegge dai rischi per la salute. Può capitare, infatti, di fare diagnosi di ipertensione arteriosa in ragazzi ad esempio di soli 13-14 anni che sono affetti da obesità grave che è una malattia che aumenta il rischio per la patologia cardiovascolare (ipertensione arteriosa, infarto, ictus) nonché metabolica (diabete). Tra i fattori che possono favorire l’insorgenza di una condizione di obesità oltre alla familiarità è fondamentale lo stile di vita. Un’alimentazione scorretta, fatta di cosiddetti ‘cibi spazzatura’ che dilagano anche da noi, e la sedentarietà, con i pomeriggi trascorsi davanti al computer invece che a giocare in cortile come un tempo, sono le maggiori responsabili. Sarebbe dunque molto utile riuscire ad attuare campagne di prevenzione primaria attraverso corsi di educazione alimentare per esempio nelle scuole, fin dalle elementari, rivolti ai ragazzi, ma anche a genitori ed insegnanti”.

A cura della Redazione


Foto:
www.nytimes.com

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