Stai leggendo La carica dei batteri “buoni”

Alimentazione

La carica dei batteri “buoni”

14/01/2003

I fermenti lattici sono batteri benefici, i cosiddetti batteri “buoni”, che in condizioni normali rivestono le pareti dell’intestino e costituiscono la flora batterica intestinale. Sono così chiamati perché producono l’acido lattico che contrasta a livello intestinale la crescita dei batteri patogeni, nocivi per la salute. Comprendono vari tipi o ceppi di batteri, tra cui i cosiddetti probiotici (come i Lattobacilli e i Bifidobatteri) che favoriscono numerose funzioni vitali e contribuiscono al benessere dell’organismo. Il termine “lattico” non deve trarre in inganno le persone intolleranti al latte e al lattosio, perché non esistono controindicazioni all’assunzione di preparati a base di fermenti lattici, poiché non derivano dal latte. In questa prima parte del dossier sui fermenti lattici, la dott.ssa Maria Fazio, responsabile della farmacia di Humanitas, ci spiega perché e quando assumerli, mentre settimana prossima ci illustrerà come prenderli, come si conservano e quali altri impieghi possono avere.

Perché utilizzarli?
“E’ molto importante che la flora batterica intestinale rimanga inalterata – spiega la dott.ssa Maria Fazio – perché svolge importanti funzioni organiche, tra cui la sintesi delle vitamine del gruppo K e del gruppo B (le prime coinvolte nel processo di coagulazione del sangue e le seconde in tutti i più importanti cicli metabolici cellulari), la digestione degli amidi (carboidrati presenti soprattutto nella pasta, nel pane e nel riso), l’inibizione della proliferazione e dello sviluppo di altri batteri nocivi alla salute ed anche la stimolazione del sistema immunitario, rendendolo più forte e reattivo”.

In particolar modo, quando è consigliato prendere i fermenti lattici?
“In condizioni normali la flora batterica intestinale è integra e funziona correttamente, ma ci sono moltissimi fattori che possono intercorrere nella giornata di una persona e che possono causare un suo impoverimento e, quindi, una alterazione nell’equilibrio di questi micro-organismi che consente ai batteri dannosi di prendere il posto dei batteri “buoni”. Questi fattori, nemici dei fermenti lattici dell’organismo umano, possono essere una scorretta alimentazione con eccessivo uso di zuccheri e grassi o carni rosse, l’età avanzata, le cure antibiotiche, gli interventi chirurgici, i disturbi gastrointestinali, gli alcolici e lo stress. Quando ci si trova in una o più di queste condizioni, è buona norma assumere i fermenti lattici che ristabiliscono il giusto equilibrio della flora batterica intestinale.”

Esiste un dosaggio prestabilito?
“I dosaggi variano a seconda del prodotto scelto, ma, per lo più, si aggirano su una somministrazione per bocca, aiutati dall’acqua, all’incirca tre volte al giorno, per sette giorni consecutivi, anche se le nuove formulazioni prevedono una somministrazione una sola volta al giorno (la mattina) lontano dai pasti. Il gusto dei fermenti lattici, per lo più, è gradevole e non ci si deve lasciar suggestionare dal fatto che si stanno bevendo sostanze batteriche vive”.

Ogni quanto consiglia ripetere la cura?
“Dopo questo periodo di cura la flora batterica intestinale dovrebbe aver ripreso a funzionare in modo corretto. Come mantenimento, dovrebbe essere sufficiente una dieta equilibrata (yogurt, formaggi ricchi di fermenti lattici e quant’altro). In questo modo si mantiene costante un ottimale sviluppo della flora batterica intestinale.”

A cura di Lucrezia Zaccaria

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita