Stai leggendo Cioccolato vero e cioccolato falso

Alimentazione

Cioccolato vero e cioccolato falso

03/12/2002

Tra tutti i luoghi comuni su cioccolato e salute, che cosa c’è di scientificamente dimostrato? L’abbiamo chiesto ai nutrizionistidi Humanitas Gavazzeni.

Il cioccolato fa bene o fa male? E’ vero che può favorire la formazione di carie dentali, il proliferare dell’acne, le cefalee?
“Si tratta di una teoria ormai sorpassata, il cacao non favorisce la formazione di carie. Anzi alcuni studi fanno pensare che in esso siano presenti sostanze (i tannini) in grado di inibire la crescita batterica, di ridurre il processo di demineralizzazione che è alla base dello sviluppo della carie e di ridurre la formazione della placca. Per quanto riguarda l’acne, così come per calcoli renali o coliche infantili, non ci sono basi scientifiche che dimostrino la responsabilità del cioccolato. E’ noto, invece, che il cioccolato contiene sostanze (tiramina) che possono causare cefalee in soggetti predisposti.”

Mentre fa bene al cuore?
“Il cioccolato contiene flavonoidi. Si tratta di pigmenti contenuti nelle piante e se ne conoscono oltre 4000 specie. Questi proteggono il cuore in due modi: abbassano le lipoproteine a bassa densità, il cosiddetto colesterolo cattivo nel sangue; impediscono l’aggregazione delle piastrine, processo importantissimo nell’arteriosclerosi. A questo proposito, uno studio fatto dal dipartimento di nutrizione dell’Università della California ha scoperto che il cacao inibisce l’attivazione delle piastrine, primo passo della formazione degli emboli, e che, come l’aspirina, rende più fluido il sangue rallentandone la coagulazione. I flavonoidi svolgono anche azione antiossidante, migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e l’ossidazione dei tessuti. Va, tuttavia, tenuto presente che la presenza di flavonoidi varia a seconda dei tipi di cioccolato e del modo in cui è prodotto: capita, infatti, che queste sostanze vengano distrutte durante i processi di lavorazione.”

Cioccolato, coccola per l’umore: come mai?
“Il desiderio di cioccolato è legato particolarmente alla sua composizione chimica, ma la voglia irresistibile di cioccolato trova spiegazione anche in relazione alla composizione chimica del nostro corpo. Gli zuccheri semplici (assunti con il cioccolato) aumentano il livello di serotonina nel sangue e la serotonina agisce sul tono dell’umore, migliorandolo. In più, il cioccolato contiene magnesio, indispensabile per vari processi metabolici, per la funzionalità di alcuni enzimi, per i fenomeni di trasmissione neuromuscolare degli stimoli nervosi, per permettere all’organismo di adattarsi a situazioni stressanti. Contiene anche alcaloidi che agiscono a livello del sistema nervoso, come la caffeina e la teobromina, con un effetto positivo sulla concentrazione mentale e che agiscono anche a livello cardiocircolatorio e muscolare.
Se tutto questo capita a livello chimico, non bisogna assolutamente sottovalutare la psicologia del cioccolato: è legato a ricordi d’infanzia, a situazioni amichevoli o comunque piacevoli, dà sensazione di calore. E’ per tutto questo che, già nel 1800, il celebre fisiologo Paolo Mantegazza, titolare della cattedra di Pavia e Firenze, scriveva in ‘Elementi d’igiene’: ‘il cacao merita sicuramente il nome pomposo di teobroma, (cibo degli dei) che ebbe dai botanici. E’ cibo e bevanda, è conforto al ventricolo e sferza il cervello: eccita l’intelligenza e nutre riccamente. Conviene ai vecchi e ai giovani, ai deboli e alle persone prostrate da lunghe malattie e da abusi della vita. Per chi lavora, il cacao offre un eccellente cibo mattutino.”

A cura di Francesca Blasi

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita