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Alimentazione

Antiossidanti, gli alleati del benessere

23/12/2003

Più giovani, meglio protetti dalle aggressioni di virus e batteri, in buona salute: queste sono le promesse degli antiossidanti, sostanze in parte già presenti nel nostro organismo o da introdurre attraverso una corretta alimentazione. Vediamo che cosa sono questi preziosi elementi, qual è la loro funzione e dove li possiamo trovare. Abbiamo intervistato la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.

Che cosa sono gli antiossidanti e qual è la loro funzione?
“Gli antiossidanti – spiega la dottoressa Pastore – sono sostanze che contrastano, nel nostro organismo, le reazioni chimiche provocate da svariate molecole, fra cui l’ossigeno, responsabili della formazione dei radicali liberi. I radicali liberi sono sostanze chimiche altamente instabili molto dannose per l’organismo in quanto possono accelerare i processi di invecchiamento cellulare, attivare processi infiammatori, avere effetti cancerogeni, favorire l’arteriosclerosi e il decadimento del sistema immunitario.
Gli antiossidanti sono in grado di fermare le reazioni a catena innescate dal processo di ossidazione, contrastando efficacemente la formazione e l’azione dei radicali liberi. Per questo motivo gli antiossidanti sono anche chiamati antiradicali liberi”.

Quali sono le sostanze antiossidanti e dove si trovano?
“Sono antiossidanti – risponde la dottoressa Pastore – alcune vitamine, in particolare i carotenoidi (beta carotene), precursori della vitamina A, la vitamina C, la vitamina E, le vitamine del gruppo B, alcuni minerali, fra cui il manganese, il molibdeno, il rame, il selenio, lo zinco, alcune sostanze definite vitamino-simili come il coenzima Q10, i pigmenti vegetali come i flavonoidi e la clorofilla. Tutti questi composti devono essere introdotti con gli alimenti della dieta, poiché sono sostanze essenziali che l’organismo non è in grado di prodursi da solo.
Altri antiossidanti sono invece già presenti nell’organismo, ad esempio gli estrogeni, la bilirubina, alcuni enzimi e alcune molecole come la transferrina, la ferritina e l’albumina”.

Qual è il ruolo dell’alimentazione nell’assunzione degli antiossidanti?
“L’alimentazione – sottolinea la dottoressa Pastore – è fondamentale per assicurare all’organismo sostanze antiossidanti. L’importante è variare le scelte e non escludere a priori, se non per motivi di salute, determinate categorie di alimenti, perché ognuna contiene sostanze protettive.
Ecco qualche esempio per comprendere come siano utili tutti gli alimenti, prima di tutto frutta e verdura, ma anche carne, latte e derivati, pesce, i grassi (in particolare gli oli vegetali) e i cereali:
? I carotenoidi sono pigmenti naturali contenuti essenzialmente nella frutta e negli ortaggi di colore dal giallo al rosso, ma anche nella verdura a foglia verde. Nel nostro organismo, il carotene si comporta da precursore della vitamina A (cioè viene trasformato in vitamina A e per questo motivo viene definito provitamina).
? Flavonoidi e clorofilla costituiscono i pigmenti colorati del mondo vegetale.
? La vitamina C si trova principalmente negli alimenti di origine vegetale, in particolare negli agrumi, ma anche in ribes e kiwi, fra gli ortaggi in particolare modo nei peperoni e nei pomodori e negli ortaggi a foglia verde quali spinaci, cavoli, asparagi. Negli alimenti di origine animale è contenuta nelle frattaglie, come fegato e rene,
? La fonte principale di vitamina E sono gli oli derivati dai semi come arachidi, girasole, mais, soia… Altre fonti di questa vitamina sono il germe di grano, i cereali a grano intero (integrali), la frutta secca, molta frutta e verdura, ma anche le uova, i pesci più ricchi di grassi e il fegato.
? Il coenzima Q viene chiamato anche ubichinone e come tale è ubiquitario, si trova infatti sia nel mondo vegetale che in quello animale. Qualche esempio: diversi parti del vitello, maiale e sardine, spinaci e noccioline.
? Il manganese è contenuto nei cereali, nei legumi, nella frutta e nel tè; il molibdeno in molti vegetali, nei legumi, negli ortaggi a foglia verde scuro; il cromo nei grassi, negli oli vegetali, nella carne, nei molluschi, nei cereali integrali; il selenio nel pesce, nel pollame, nella carne, nel latte e nei cereali; lo zinco nel latte, nel fegato, nei frutti di mare.

E’ vero che il vino contiene antiossidanti?
“Sì – risponde la dottoressa Pastore – è vero che il vino può avere effetti protettivi nei confronti dei radicali liberi in quanto contiene antiossidanti, fra cui il resveratrolo, contenuti nelle bucce dell’uva e altri che si formano durante la fermentazione. Va ricordato però che tale effetto è molto più elevato nel vino rosso rispetto a quello bianco e che l’utilità protettiva si manifesta già con un bicchiere di vino rosso. Pertanto non è assolutamente utile inserirlo nella dieta quotidiana se non c’è già l’abitudine a berlo. Se invece rientra nelle abitudini ricordiamo che è sufficiente un bicchiere a pasto!!”.

In quali casi è utile introdurre nella dieta alimenti ricchi di antiossidanti?
“Molte condizioni – spiega la dottoressa Pastore – possono promuovere un’accelerazione nella formazione di radicali liberi tali, a volte, da superare le difese antiossidanti dell’organismo stesso. Tra le cause ambientali è importante ricordare l’esposizione prolungata ai raggi solari e il persistente inquinamento atmosferico. Tra le cause comportamentali il fumo, l’eccesso di alcol (tale da superare le capacità di smaltimento del fegato), ma anche diete squilibrate con eccessi calorici che possono predisporre all’obesità e a un eccesso di grassi nel sangue oppure che comportano carenze di vitamine e minerali e così via”.

Qual è la funzione degli integratori?
“E’ già stato detto, ma è importante ricordare – sottolinea la dottoressa Pastore – che una dieta equilibrata e varia è naturalmente ricca di antiossidanti; in condizioni normali, pertanto, non è necessario ricorrere a integratori. Nel caso invece di carenze nutrizionali legate a malnutrizione, legate a patologie dismetaboliche o gastrointestinali o, ancora, in caso di scelte dietetiche deficitarie di alcune categorie di alimenti, gli integratori possono essere estremamente utili”.

A cura di Elena Villa.

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