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Alimentazione

A ciascuno il suo miele

23/12/2003

E’ un prodotto alimentare che le api producono e trasformano dal nettare dei fiori, quindi, naturale, sano, genuino, nutriente, di facile digestione, energetico (100 gr apportano ben 320 Kcal.), ricco di vitamine, sali minerali ed enzimi che lo rendono un ottimo integratore alimentare.
Ha un alto potere dolcificante ma con un apporto calorico inferiore rispetto allo zucchero, questo grazie alla presenza del fruttosio.
Nel mondo greco-romano il miele era utilizzato quotidianamente come alimento dolcificante e come medicamento nella cura delle vie respiratorie (tosse, catarro, bronchiti, tracheiti) e delle vie digerenti (per esempio, per la stitichezza) ed era tenuto in grande considerazione da personaggi noti dell’antichità come il filosofo Aristotele, i poeti Omero e Virgilio e i medici Esculapio e Ippocrate.
Ancora oggi, il miele rimane uno strumento valido e benefico di gran lunga utilizzato nella moderna medicina naturale perché assolutamente privo di controindicazioni.
Facciamo il punto con i nutrizionisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Il miele è un antibatterico?

“Il miele è ottimo contro tosse e mal di gola perché ha notevoli capacità antibatteriche. Tutti i tipi di miele, infatti, hanno questa proprietà in virtù del perossido di idrogeno che contengono e di come le molecole degli zuccheri si legano all’acqua, affamando i batteri dei nutrimenti necessari per sopravvivere. Uccidendo i batteri” continua Chiara Trombetti “il miele velocizza il processo di guarigione delle infiammazioni e, nella medicina popolare, fin dall’antichità, veniva usato esternamente per trattare le ferite e le scottature”.

 

Ma un tipo di miele vale l’altro?

“Certo che no. Esistono diversi tipi di miele che hanno indicazioni simili, ma differenti.

Il miele di acacia è profumatissimo, a volte quasi trasparente, di sapore delicato. È consigliato per le infiammazioni della bocca e della gola, perché ha proprietà antibiotiche naturali, ma un sapore delicato che li tranquillizza e aiuta persino a dormire.

Anche al miele di agrumi, caratteristico delle regioni del sud, di colore chiaro e con la fragranza della zagara, la medicina naturale attribuisce proprietà sedative e tranquillanti, quindi è particolarmente indicato per le persone nervose, ansiose, che soffrono di mal di testa, insonnia, palpitazioni o che si trovano in particolari stati d’animo che causano tensione (come prima di un esame o di una visita medica).

Il miele di girasole, invece, aiuta a far calare la febbre, è un antinevralgico, diuretico ed astringente.

Il miele di castagno, poi, caratteristico delle colline pre-appenniniche, ha un colore che varia dal noce chiaro al marrone molto scuro, di sapore amaro, è molto ricco di polline, di sali minerali e, in particolare, di ferro, il che lo rende indicato per le persone che soffrono di anemia o che sono particolarmente affaticate o per riprendersi da una convalescenza. In generale, viene preso da chi svolge lavori faticosi o che sta seguendo orari lavorativi pressanti o notturni e dagli atleti e sportivi, che devono recuperare energia dopo un’attività fisica intensa. E’ particolarmente consigliato in gravidanza, soprattutto dal terzo mese in poi, subito dopo il parto e durante l’allattamento, per evitare che la donna sia estremamente affaticata in una fase così importante della sua vita perché è un ottimo ricostituente e, infine, favorisce la circolazione sanguigna e calma la tosse.

Il miele di lavanda e quello di eucalipto, a loro volta, hanno grandi proprietà antinfiammatorie, antisettiche e battericide e per questo, in genere, sono consigliati alle persone che soffrono di tosse, catarro, bronchiti e quant’altro interessi le vie respiratorie.

ll miele di millefiori di pianura, di colore pallido e dal profumo quasi inesistente, ha un sapore delicato che lo rende particolarmente indicato come miele da tavola, soprattutto nei casi che richiedono una generale diminuzione del saccarosio nella dieta (per lo più si tratta di persone che abusano di dolci o che soffrono di bulimia). Se diluito in acqua e limone e bevuto prima del pasto o nell’intervallo tra un pasto e l’altro, inoltre, pare anche che procuri un senso di sazietà che rende più accettabile la dieta. Inoltre, questo miele ha straordinarie proprietà energetiche e, quindi, viene impiegato in tutti gli stati di sovraffaticamento, immunodepressione, stanchezza, inappetenza e anoressia.

Infine, il miele di corbezzolo, tipico della macchia mediterranea, è molto diffuso nel centro sud e nelle isole. E’ liquido, dal colore ambrato (mentre cristallizzato assume un colore che va dalla nocciola al marrone con tonalità che arrivano al grigio- verde), dall’odore amaro e pungente e dal sapore poco dolce, è molto ricercato per le sue proprietà diuretiche ed è un ottimo antisettico, ma è piuttosto costoso proprio perché raro”.

Tutti possono mangiare il miele?

“Trattandosi di un alimento naturale il miele può essere preso da chiunque: neonati, bambini, adolescenti, adulti, donne in gravidanza e anziani. E’ benefico sia per chi fa vita sedentaria sia per chi viaggia molto ed è particolarmente indicato per chi è sottoposto a uno stress quotidiano, per chi lavora di notte o fa lavori pesanti. Infine, può essere utilizzato sia dalle persone magre, sia da quelle più in carne. Il miele è costituito prevalentemente da zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) ed è per questo che è molto digeribile. Il glucosio, infatti, entra direttamente in circolo e viene utilizzato immediatamente, il fruttosio, invece, viene consumato più lentamente e garantisce un apporto energetico diluito nel tempo. Per questo motivo viene consigliato agli sportivi, agli anziani, ed ai bambini. Insomma, il miele non comporta alcun effetto indesiderato, a patto che, come tutto, non venga assunto in dosi esagerate”.

Come utilizzare il miele?

“Il modo migliore per assumere il miele è utilizzarlo come dolcificante al posto del saccarosio. In ogni caso, può essere preso sia da solo, sia associato ad altre bevande, ma per conservare intatte le sue proprietà non deve essere riscaldato oltre i quarantadue gradi. Spesso viene accompagnato al formaggio, uno dei più frequenti accostamenti è il miele di acacia con formaggi piccanti, per esempio il gorgonzola, ma viene abbinato anche a formaggi dolci (anche se è poco appropriato). Il miele di castagno, invece, viene spesso servito con formaggi di media stagionatura”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

 

 

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