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Alimentazione

La rivincita della dieta mediterranea

27/11/2007

La dieta mediterranea apporta grandi benefici per l’organismo e non fa aumentare di peso. I primi studi su questo tipo di alimentazione sono stati condotti negli anni ’60-70 dall’équipe di un medico americano, Ancel Keys, che l’ha identificata come dieta ottima amica del cuore. Nel decennio successivo, però, è stata snobbata a favore delle diete low carb (cioè con pochi carboidrati) e, negli anni ’80, dei famosi “beveroni”. Dagli anni ’90 in poi, però, è stata rivalutata tanto che attualmente la Spagna ha proposto di inserirla nel patrimonio dell’Unesco, dato che la salute è il bene più prezioso di tutta l’umanità. Ma in che cosa consiste questa famosa dieta mediterranea? E quali sono i suoi benefici? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.

Dott.ssa Pastore, cos’è la dieta mediterranea?
“La dieta mediterranea è un modello alimentare basato su cereali, olio d’oliva, verdure, legumi, frutta, pesce e vino. Si tratta di un modello che accomuna i paesi che si affacciano sul mediterraneo e che, in realtà, non è statico e standardizzato, in virtù delle differenze nel modo di alimentarsi di ciascuna nazione. Ognuna, infatti, vanta piatti tipici locali estremamente differenti, così come possono variare le tradizioni culinarie da una regione all’altra. Nonostante questo, però, è corretto parlare di dieta mediterranea perché in questi paesi le scelte dietetiche sono in contrapposizione a quelle tipiche del nord-Europa o del nord-America, notoriamente più ricche di grassi saturi e più povere di fibra”.

Quali sono i suoi benefici?
“Principalmente seguire la dieta mediterranea significa avere un più basso rischio di malattie cardiovascolari e un diminuito rischio di andare incontro a tumori, colon in particolar modo, oltre a un migliore controllo del livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Questi benefici sono da attribuire ad alcuni componenti presenti nei cibi tradizionalmente impiegati nella dieta mediterranea come gli acidi grassi monoinsaturi (in particolare, l’acido oleico dell’olio di oliva), fibra alimentare di ortaggi, frutta e legumi e antiossidanti del vino rosso (bioflavonoidi). Infine, ma da non sottovalutare, la dieta mediterranea comporta anche una gratificazione del palato e questo la rende anche una valida alleata della linea”.

Perché, allora, è così in aumento l’obesità in Italia, patria della dieta mediterranea?
“La dieta mediterranea è nata basandosi sull’osservazione delle abitudini dietetiche degli abitanti di un paesino del cilento di quasi 60 anni fa. Oggi le cose sono molto cambiate. Basta pensare a come si è modificato lo stile di vita nel corso di questi decenni nel nostro paese. Un tempo non era necessario esortare i nostri nonni o bisnonni a svolgere attività fisica, perché non esistevano le comodità di oggi, le coltivazioni di ortaggi e frutta subivano meno manipolazioni, gli alimenti in genere contenevano meno additivi e conservanti, non si produceva su scala industriale, quindi i prodotti erano più poveri di zuccheri semplici e grassi, e non esisteva la globalizzazione con l’uniformazione nelle scelte dietetiche che ne consegue (spesso in senso negativo). Essere italiano oggi non sempre significa rispettare ‘la dieta che protegge il cuore’, come spesso viene chiamata la dieta mediterranea. Anzi, nel nostro paese ci siamo allontanati dalla tradizione riducendo i carboidrati (amido) a favore di grassi, proteine e zuccheri semplici per non parlare di come l’abitudine a consumare alimenti ricchi di fibra sia sempre meno frequente”.

Cosa si può fare?
“Il consiglio è quello di ridurre i grassi saturi e preferire le carni magre e il pesce, limitare i condimenti, i formaggi e i salumi. Aumentare, invece, il consumo di fibra. Quotidianamente mangiare almeno due porzioni di verdura e tre di frutta, includere i legumi nella dieta consumando più spesso anche i piatti unici (per esempio, pasta e legumi) e i cereali integrali. Infine, adottare un corretto stile di vita praticando uno sport o svolgendo quotidianamente un’attività fisica come camminare o fare cyclette. E smettere di fumare”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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