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Alimentazione

Merendine: occhio all’etichetta

02/09/2003

Basta guardarsi attorno per trovare conferma alle statistiche: i bambini italiani sono sempre più cicciotelli, e in particolare i chili di troppo si concentrano tra gli 8 e gli 11 anni. In generale, comunque, i piccoli in sovrappeso sono il 30-35% e quelli obesi il 10-12% dei ragazzini del nostro Paese. Dati preoccupanti, soprattutto se si considera che, sempre stando ai dati dell’ultimo rapporto sull’obesità dell’Istituto Auxologico Italiano, nel 28% dei casi questi bambini hanno a che fare con almeno 3 dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (obesità, pressione alta, grassi elevati nel sangue, bassi valori di colesterolo buono, resistenza all’insulina/diabete) già durante l’infanzia.
Il problema principale? Senza dubbio l’alimentazione, troppo ricca di grassi e calorie, tanto è vero che negli Stati Uniti, la Kraft ha deciso di dare un taglio ai grassi presenti nelle merendine.
Da noi alcune aziende hanno cominciato a produrre dolci e biscotti senza colesterolo e soprattutto privi di grassi idrogenati, tra i più pericolosi per il cuore. Ma nell’attesa che le cose cambino e che snack e merendine si indirizzino tutte ad una versione più salutistica, cosa dare da mangiare ai propri figli? “La prima cosa da sottolineare”, dicono i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo, “è che mangiare nel modo corretto fin dalla prima infanzia è fondamentale per una crescita ottimale e per la salute. I bambini hanno cioè bisogno di proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali e acqua nelle giuste proporzioni: in parole semplici hanno bisogno di un’alimentazione di qualità”.
E perché imparino a mangiare nel modo corretto, é importantissimo l’esempio dei genitori. Sono proprio le abitudini apprese in famiglia, infatti, che spesso aprono la strada a sovrappeso e obesità. Quindi, se è vero che i bambini tendono a preferire il gusto dei cibi dolci e ricchi di grassi, è altrettanto vero che una buona educazione alimentare li può indirizzare verso una dieta più sana.

Il “pericolo” di eccessi riguarda soprattutto i fuoripasto. “I più piccoli hanno sicuramente bisogno di uno spuntino a metà mattina e di una merenda, soprattutto se fanno sport e molto movimento, tuttavia bisogna riuscire a dire no alla supremazia di snack (dolci o salati) e merendine”. L’ideale è alternare questi prodotti a succhi di frutta, spremute, frutta, budini, latte e biscotti, gelato, pane e pomodoro, focaccia, torte fatte in casa, pane con un velo di burro e marmellata.
Per convincere i più piccoli a fare una merenda diversa serve moltissimo coinvolgerli nella preparazione: ad esempio facendosi aiutare a preparare una torta, un frullato, un budino una macedonia con lo yogurt o degli spiedini di frutta.

Se invece, per mancanza di tempo o per “testardaggine” del bimbo, non si riesce proprio a limitare il consumo delle merendine e degli snack, bisogna sceglierli guardando la qualità, in pratica leggendo l’etichetta. “Per essere nutrizionalmente accettabile, ogni merendina non deve contenere più di 4 grammi di grassi saturi e deve essere scelta tra le meno caloriche. Ad esempio il plume cake, le cui calorie si aggirano tra le 95 e le 100. Mentre per il cornetto vuoto salgono fino a circa 120/130, e naturalmente aumentano più la merendina è farcita. Se questi dati non sono riportati in etichetta il consiglio è di optare per un altro prodotto”. Occhio, inoltre, agli ingredienti: se lo snack contiene grassi vegetali idrogenati (grassi idrogenati, margarina vegetale o oli vegetali non specificati), meglio lasciar perdere perché questi lipidi sono grassi saturi tra i più pericolosi per il cuore. Decisamente meglio scegliere gli snack con olio d’oliva, olio di mais, di semi, grassi vegetali non idrogenati o (per i dolci) con il burro (anche se da consumare in piccole quantità).
Se il bimbo è un fan delle merendine, bisogna prestare attenzione anche al totale delle calorie quotidiane, riducendo l’introito di grassi ai pasti principali. “No, ad esempio al dolce a fine pasto se il piccolo lo ha già preso a merenda e no anche a brioche e dolcetti a colazione. Meglio insistere per cereali, pane e marmellata o biscotti secchi con latte o yogurt”.

A cura di Silvia Rosselli

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