Alimentazione

Tutti pazzi per il sushi

18/03/2008

La tendenza alimentare che ha conquistato il mondo occidentale è anche sana. E aiuta la linea.

È di gran moda il sushi-bar o, comunque, gustare piatti giapponesi a base di pesce crudo come il sashimi. Una tendenza che ha conquistato il mondo e le star per il suo particolare gusto delicato e spiccato allo stesso tempo. Un piatto sicuramente nuovo e diverso, cui noi occidentali siamo poco abituati e che apporta molti benefici. Non tutti sanno, infatti, che fa molto bene alla linea e alla bellezza. Permette, infatti, di smaltire rapidamente i chili di troppo senza sentire la fame, ma assicura all’organismo sostanze preziose per la salute. Insomma, si fa il pieno di omega3 con poche calorie a patto, però, che il pesce sia assolutamente fresco. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Stefania Setti, medico nutrizionista dell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dott.ssa Setti, perché il sushi è ricco di elementi nutritivi preziosi?
“Il pesce è l’ingrediente principale del sushi come, in generale, di quasi tutti i piatti giapponesi. In genere si tratta di tonno, salmone, gamberetti o branzino crudi. Le sostanze di cui il pesce è normalmente ricco rimangono inalterate poiché non sottoposte a cottura. Si tratta, quindi, di un piatto poco calorico e ricco di acidi grassi della serie omega3, che proteggono da eventi cerebrovascolari come l’ictus e cardiovascolari come l’infarto acuto del miocardio e contribuiscono ad abbassare i livelli di trigliceridi, nonché a migliorare la sintomatologia di malattie a patogenesi autoimmune ed infiammatoria come, per esempio, l’artrite reumatoide. Inoltre, il pesce è fonte di iodio, indispensabile per il buon funzionamento della tiroide, ma, soprattutto, di proteine ad alto valore biologico, cioè quelle che contengono in quantità ottimali tutti gli amminoacidi essenziali ovvero quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare da solo, ma deve introdurre con la dieta. Infine, il sushi è un piatto che non contiene condimenti grassi a tutto vantaggio della linea: sazia, ma non appesantisce. È, infatti, preparato con riso bianco e un’alga del tipo nori accompagnato con condimenti saporiti come il wasabi, una pasta di rafano verde, e salsa di soia (da consumare, però, con moderazione perché particolarmente ricca di sodio e glutammato di sodio che, a lungo andare possono favorire un innalzamento dei livelli della pressione arteriosa)”.

Non è necessaria qualche cautela?
“Mangiare il pesce crudo richiede qualche cautela perché può essere veicolo di tossinfezioni causate da microrganismi come salmonella, stafilococco, listeria o colera. Questi stuzzicanti bocconcini, inoltre, possono nascondere un’altra insidia, ancora poco conosciuta qui in Italia, di nome Anisakis. Si tratta di una larva che, una volta ingerita, depositandosi nell’intestino può provocare, nella migliore delle ipotesi, reazioni di tipo allergico più o meno gravi, ma anche forti dolori simil- peritonitici. È fondamentale, quindi, prestare attenzione alla provenienza e all’età del pesce: gli allevamenti, anche in mare, sono generalmente meno esposti a questi rischi, così come i pesci più freschi, che garantiscono maggior sicurezza. Quando si parla di cibo giapponese vale quindi la regola ‘più è costoso, più è di qualità’. Meglio, dunque, diffidare di economici ‘take-away’ e di ristoranti cinesi che si improvvisano sushi-bar, confezionando pesce in maniera non controllabile. Ovviamente sconsigliato il consumo di sushi in corso di gravidanza così da evitare qualsiasi rischio”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita