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Alimentazione

Sconfiggi a tavola il mal di primavera

03/05/2005

Un’alimetazione attenta e un po’ di movimento all’aria aperta possono aiutare a superare il cambio di stagione. 

Uno stato di stanchezza prolungato può presupporre la carenza di qualche nutriente, oppure uno stato patologico da indagare. Se la mancanza di energia, invece, è occasionale si può trovare giovamento da un’alimentazione varia ed equilibrata. Come spiega Manuela Pastore, dietista di Humanitas: “Sicuramente dovremmo inserire nella nostra dieta i cibi a più alto contenuto di proteine nobili, come quelle contenute in una bistecca o nel pesce: servono a stimolare la produzione di neurotrasmettitori che forniscono la sensazione di fare un pieno di energia e prontezza. Ma chi è stressato ha bisogno anche di carboidrati: un piatto di pasta, per esempio, induce la produzione di serotonina, neurotrasmettitore del rilassamento e della calma”.

L’alleata serotonina
“E’ favorita dal triptofano, un aminoacido che costituisce i mattoni delle proteine, quindi mangiando alimenti proteici, in particolare uova, formaggi, carni, legumi si aumentano i livelli di questa sostanza nel cervello e quindi di serotonina. In realtà i già citati carboidrati, quindi pasta, riso, pane e derivati, favoriscono tale produzione. Ecco, allora, ribadito il concetto che per combattere la stanchezza bisogna mangiare un po’ di tutto”.

Le vitamine del gruppo B
“Sono indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo, in quanto ognuna svolge uno specifico ruolo potenziando gli effetti delle altre. In particolare, le vitamine del gruppo B consentono la trasformazione dei nutrienti in energia e permettono al cervello, ai nervi e ai muscoli di funzionare correttamente, oltre a contribuire alla produzione di globuli rossi. Tra i compiti delle vitamine del gruppo B c’è anche quello di attivare gli enzimi che sostengono il lavoro del sistema immunitario. Abbondano di queste vitamine le verdure, specie quelle a foglia verde, le patate, il lievito di birra, il fegato, i legumi, i frutti di mare, il germe di grano, i cereali, le uova, i latticini, frutta secca”.

La vitamina C o acido ascorbico
“Svolge ruoli importanti nel metabolismo e nel mantenimento dei tessuti, ha un’efficace azione protettiva dai radicali liberi. Non sono riconosciute alterazioni del sistema immunitario strettamente correlate alla disponibilità di vitamina C, ma occorre ricordare che tutte le vitamine sono elementi essenziali per il benessere. Peraltro non rientra tra quelle norme riconosciute come ‘evidence based medicine’, quindi l’abitudine di assumere vitamina C per rinforzare la risposta immunitaria ed evitare raffreddori o influenza di certo non fa male anche se non si può dire con certezza che serva. Fonte di vitamina C sono agrumi, fragole, kiwi, melone, ananas, cavolfiore, pomodoro, spinaci, peperoni verdi”.
Lo zinco
“E’ un minerale traccia essenziale, cioè deve essere introdotto con gli alimenti in quanto l’organismo non è in grado di produrlo da sé – conclude Manuela Pastore -. E’ presente in tutti i tessuti dell’organismo, in una quantità superiore a quella di qualsiasi altro oligoelemento, a parte il ferro. È molto importante in quanto è in relazione all’azione delle vitamine soprattutto del gruppo B e fa parte di molti enzimi preposti alla digestione e al metabolismo dei nutrienti. E’ inoltre molto importante per mantenere ottimale le funzioni del sistema immunitario (insieme a ferro, rame, selenio, vitamina A, vitamina B6, vitamina C, vitamina E). E’ contenuto negli alimenti ricchi di proteine, cereali integrali, lievito di birra, crusca, germe di grano, semi di zucca”.

A cura di Rosanna Romano

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