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Benessere

Più longevi con una camminata di un’ora al giorno

27/04/2015

Un’ora al giorno di camminata per vivere più a lungo. È questa il tempo giusto da dedicare all’esercizio fisico secondo uno studio dell’Università di Harvard e di altri centri di ricerca, pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine. Gli scienziati hanno cercato di fare chiarezza riguardo la questione molto dibattuta di quanta attività fisica bisogna fare per proteggere la salute.

Secondo le Linee guida americane, la norma da seguire sarebbe 75 minuti di esercizio fisico intenso a settimana ovvero 150 minuti di esercizio fisico moderato, sempre a settimana. Queste le dosi minime raccomandate. E chi le supera a cosa va incontro? C’è un tetto massimo oltre il quale l’attività fisica da benefica potrebbe addirittura diventare pericolosa? I ricercatori hanno cercato di sciogliere questi nodi associando i dati relativi all’attività fisica con i dati sulla mortalità in un arco temporale di 14 anni, relativi a oltre 660mila individui, molti dei quali di mezza età, tra i 21 e i 98 anni.

Gli individui sono stati classificati in base alla quantità di tempo che dedicavano al movimento, da zero a dieci o più volte la dose minima di 150 minuti settimanali. Si andava quindi dalla sedentarietà a un impegno anche pari a 25 ore settimanali. I pigri erano quelli più esposti al rischio di morte prematura. Chi sudava un po’, ma senza rispettare i suggerimenti dell’amministrazione, riduceva questo rischio del 20%, una percentuale che saliva al 31% in chi invece li seguiva alla lettera.

I più longevi, infine, si annidavano tra chi moltiplicava da tre a cinque la dose minima. A 450 minuti di attività fisica moderata, dunque un’ora al giorno o poco più, in prevalenza camminare, corrispondeva un calo del 39% rispetto ai sedentari. E oltre? Tra i pochi che decuplicavano i 150 minuti di base, la riduzione del rischio era la medesima di chi rispettava la dose minima suggerita. Nessun beneficio dunque, ma nemmeno nessun aumento delle probabilità di morte prematura.

 

Con la camminata basso impatto su articolazioni

Il consiglio valido per tutti è dunque camminare? «La camminata è l’ideale in particolare per le persone di età un po’ più avanzata perché l’impatto sulle articolazioni dell’anca e del ginocchio è meno gravoso rispetto alle sollecitazioni che si possono subire con la corsa o con le altre attività sportive», spiega il dottor Piero Volpi, responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport dell’ospedale Humanitas. «È dunque un’attività a basso rischio infortunio, oltre che benefica anche per il sistema respiratorio e cardiocircolatorio; l’importante – aggiunge – è che sia svolta con il giusto tipo di calzature».

Tuttavia, lo standard di 60 minuti al giorno indicato dalla ricerca dev’essere corretto al ribasso in alcuni casi: «Oltre all’età, anche il peso corporeo può influire sul tempo che ogni persona può dedicare all’attività fisica. Le articolazioni possono risentirne se il peso è elevato, per questo è sufficiente camminare solo per mezz’ora», avverte l’esperto. Quale la migliore alternativa alla camminata? «Indubbiamente la bicicletta, o la cyclette, che ha gli stessi benefici ma ha alcuni evidenti limiti legati alla disponibilità del mezzo», conclude il dottor Volpi.

 

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