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Benessere

Una mamma per amica

12/02/2015

La mamma rappresenta il primo oggetto d’amore nella vita di un essere umano: il suo essenziale punto di riferimento per entrare in relazione con il mondo esterno.
Il rapporto mamma-figlia, in particolare, è alla base dello sviluppo dell’identità e anche della propria femminilità.

Come si sviluppa il legame mamma-figlia in rapporto all’età?

«Durante la prima infanzia, il rapporto mamma-figlia è caratterizzato da una forte identificazione:
la bambina riconosce nella madre il modello da imitare, mentre la mamma si “rivede” nella figlia attraverso una dinamica speculare, quasi sempre controversa, proiettando su di lei speranze e frustrazioni» – spiega Pamela Franchi, psicologa di Humanitas Mater Domini.

A partire dallo sviluppo pre-puberale e poi nell’adolescenza, invece, si abbandona “il primo oggetto d’amore” e si manifesta la necessità di costruire una propria identità indirizzando, inoltre, la propria attrazione al sesso opposto. Ecco allora che il legame materno può entrare in crisi: la ragazza cerca la definizione della propria identità femminile tramite meccanismi d’idealizzazione o di contestazione.

È dunque possibile un rapporto di amicizia tra mamma e figlia?

«La capacità genitoriale è definibile tramite la responsività, ossia la capacità di rispondere ai bisogni del proprio figlio, donandogli affetto, supporto e promuovendo la sua individualità, autoregolazione e affermazione.
Questi aspetti non sono però peculiari o necessari a definire un legame di amicizia tra due persone, essendo questo paritario ed elettivo (gli amici, per eccellenza, ce li scegliamo e con essi ci poniamo sullo stesso piano) » – precisa la psicologa.
Al contrario, essere genitore non può e non deve prescindere dalla demandingness ossia la capacità di porre limiti (Baumrind, 1991), di dire ‘NO’ e di non dover accondiscendere a comportamenti e decisioni del figlio, discordanti dal progetto educativo genitoriale.
D’altra parte, al figlio sono richiesti maturità, controllo, disciplina, espressione di volontà e che sia parte integrante della famiglia.
Queste caratteristiche del rapporto genitori-figli sono necessarie al raggiungimento di una propria individuazione: il genitore rappresenta il contenimento e il riferimento.

Quali aspetti di un rapporto di amicizia possono, quindi, arricchire, senza destrutturare, la relazione mamma-figlia?
Il dialogo, l’apertura, il confronto, la stima e la fiducia.

«Una “mamma per amica” non può sostituire le normali amicizie legate all’età e ai vari contesti» – conclude la psicologa Franchi.

Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
Enzo Biagi 

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