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Prurito, grattarsi è rischioso

14/05/2015

Prurito, questo sconosciuto. Dal punto di vista medico ancora non è ben definito cosa sia il prurito perché dal punto di vista neurologico vaghiamo ancora nel buio su quali siano i recettori e i mediatori coinvolti a livello della percezione e trasmissione della sensazione di prurito. Così, semplicemente, definiamo “prurito” quella sensazione che porta al grattamento. A parlare sono i professionisti di Humanitas.

Sono diverse le patologie che portano al prurito e quindi al grattarsi. Ci sono molte malattie cutanee che producono prurito, tra cui dermatite atopica ed eczema. Poi ci sono alcune malattie non dermatologiche, anche gravi, come linfomi e leucemie. Anche l’uso di alcuni farmaci maltollerati può produrre prurito. Infine un ultimo tipo di prurito è quello di origine psicologica generato da ansia, stress e preoccupazioni, che solitamente risulta localizzato in una parte specifica del corpo.

Quando ci si gratta, attenti alle unghie

Diverse sono le conseguenze a livello dermatologico che il grattarsi può provocare. La prima è certamente l’ispessimento della pelle, scientificamente noto come ipercheratosi: la pelle s’ispessisce per difendersi dal grattamento continuo, ma ispessendosi diventa più rigida e meno elastica e ancor più soggetta a prurito. Per questo si dice che il prurito e il grattamento instaurano un circolo vizioso. La pelle che subisce un grattarsi continuo e insistente, poi, può diventare anche più scura perché si attivano i melanociti nelle aree di maggior frizione, provocando un danno estetico che a sua volta può aggiungere nuovo stress e indurre un maggiore grattamento.

Per non parlare, poi, di quando il grattamento porta a vere e proprie infezioni cutanee causate dalla sporcizia presente al di sotto delle unghie con le quali ci si gratta. Un problema di una certa rilevanza soprattutto nei bambini e negli anziani, nei quali il sistema immunitario non è ancora sufficientemente formato o, al contrario, è già indebolito. In questi casi al grattamento seguono l’arrossamento della pelle, l’insorgenza di infiammazione e di pus, tutti segni di infezione cutanea.

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