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Benessere

Psiconcologia, un’arma contro i tumori

12/11/2014

Avere a disposizione un supporto psicologico durante il lungo percorso terapeutico che ogni paziente deve affrontare risulta spesso fondamentale per una guarigione completa sotto ogni punto di vista. E’ proprio questo lo scopo della psiconcologia, branca relativamente giovane ma che sta conoscendo sempre nuovi sviluppi e ricopre oggi un’importanza strategica nella lotta ai tumori.

Ne parliamo con la Dott.ssa Sarina Patti, Responsabile de Servizio di Psiconcologia di Humanitas Centro Catanese di Oncologia.

Dott.ssa Patti, perchè nasce la psiconcologia?

La psiconcologia nasce dalla necessità di curare e reinserire nel tessuto sociale i pazienti oncologici, che grazie al supporto psicologico modificano la modalità di approccio alla quotidianità, sia durante il percorso terapeutico sia quando la patologia oncologica è ormai alle spalle e bisogna reintrodursi nel tessuto affettivo, lavorativo e sociale.

Quali sono le problematiche maggiori che si riscontrano?

La difficoltà a progettare il futuro, a credere veramente che si possa guarire e ricollocarsi normalmente nell’ambito affettivo e lavorativo. Un altro problema molto comune riguarda la sfera femminile, perché i cambiamenti esteriori che le donne subiscono ad esempio dopo un intervento chirurgico al seno colpiscono nella sfera più intima e personale, quella cioè legata alla sessualità e all’aspetto fisico e dunque per loro è molto importante avere una figura di sostegno durante tutto il percorso, che spesso comporta anche la perdita di capelli a causa dei cicli di chemioterapia.

Qual è l’obiettivo della psiconcologia?

L’obiettivo è rendere consapevoli i pazienti della sfida che stanno affrontando ed aumentare la loro conoscenza su tutto ciò che la malattia comporta, riuscendo così a prevenire psicologicamente anche lo stress che ne deriva. Quando i pazienti ricorrono al nostro aiuto accorciano molto i tempi di convalescenza; nel tempo si crea tra l’altro un circolo virtuoso fatto di umanità, di rapporti che nascono e si consolidano nel tempo. Dopo la terapia cambia sostanzialmente la fiducia: si passa da un sentimento di rassegnazione alla speranza.

 

 

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