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Benessere

Come smettere di fumare? Prenditi cura di te stesso

26/02/2014

Il tabagismo non è certo una buona abitudine, sia per il benessere fisico sia per quello psicologico. Eppure, spesso il problema di chi non elimina le sigarette è a monte e parte da comportamenti e atteggiamenti non corretti. Proprio per questo i primi tentativi di smettere spesso non vanno a buon fine. Quali sono i modi di pensare e agire che andrebbero modificati, perché stanno alla base del problema, del quale il fumo è spesso solo un segno tangibile? Ne abbiamo parlato con Margherita Autuori, psicologa del Centro antifumo di Humanitas Cancer Center.

Dottoressa Autuori, perché chi prova a smettere di fumare da solo spesso non ha successo?

«In molti casi, il tabagismo è il segno di un malessere più generale, del quale in molti casi non ci si rende nemmeno conto: una valvola di sfogo che è il segnale di allarme di un altro problema, che purtroppo in questi tempi è molto diffuso. Si tratta di un problema che riguarda il benessere: i ritmi frenetici spesso ci tolgono il tempo per prenderci cura di noi stessi e per riflettere su ciò che siamo e quello che stiamo portando avanti. Allora la sigaretta diventa l’unico momento che prendiamo per noi, un attimo di pausa che è più semplice da gestire piuttosto che trovare i momenti adatti per dedicarsi a quello che ci piace: gli amici, le passioni, il divertimento e le altre cose che ci fanno sentire appagati. Molte persone credono di non potersi permettere il tempo per queste cose ogni giorno, perché lavorano fino allo stremo delle forze, e gli è più facile uscire in cortile a fumare piuttosto che cercare gratificazioni che sarebbero più costruttive ma anche più impegnative».

Che cosa consiglia di fare a chi si ritrova in queste parole?

«Queste persone dovrebbero fermarsi ad ascoltarsi un po’ di più, a pensarsi e trovare un po’ di tempo da dedicare a loro stessi. Questo porterà benefici nel loro rendimento sul lavoro e in altri contesti della loro vita; una riflessione accurata su sé stessi permette di indirizzare meglio le proprie energie, abbandonando quelle cose, come le sigarette che, a un’analisi più attenta, risultano essere solo “palliativi” di gratificazioni più autentiche. Infine, a tutti quelli che falliscono, non solo nel tentativo di smettere di fumare ma in qualunque cosa vogliano realizzare, vorrei dire una cosa: il vero fallimento è quello di chi desidera qualcosa e non ci prova nemmeno, perché pensa di non farcela. Non rinunciate: i fallimenti da sempre costituiscono l’esperienza più utile alla riuscita di un progetto, perché insegnano a scovare e “rinforzare” i propri punti deboli. A tutte le persone che vengono al Centro antifumo dico che essere arrivati da noi è il primo passo per riuscire, ma è anche il più importante, perché anche se non sempre si riesce al primo tentativo, chi ha il coraggio di provare sul serio ha già dimostrato di avere la possibilità di farcela».

 

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