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Benessere

Irregolarità intestinale, pericoli in agguato

24/02/2014

Che cosa s’intende per stitichezza (o stipsi) e quali sono i pericoli che si nascondo dietro l’irregolarità intestinale?

Approfondiamo l’argomento con il dottor Paolo Veronesi, specialista dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale di Humanitas Mater Domini di Castellanza.

«Possiamo parlare di persone che soffrono di stitichezza quando queste avvertono anomalie durante la defecazione (eccessivo sforzo nell’evacuazione, feci dure difficili da espellere e/o di volume estremamente ridotto, un’evacuazione inferiore alle tre volte settimanali). Questo disturbo può, inoltre, presentarsi quando si registra una scomparsa dello stimolo evacuativo o, ancora, si ha la sensazione di non essersi svuotati adeguatamente», afferma lo specialista.

Sono molti i fattori che possono provocare un’irregolarità intestinale: cause legate a un problema funzionale (rallentato transito) o anatomiche (prolassi del colon retto, colon molto lungo e tortuoso), oppure a fattori esterni, quali farmaci e, soprattutto, comportamenti errati (dieta scorretta, povera di fibre e liquidi, sedentarietà, non assecondare lo stimolo, ecc.).

 

La stitichezza, un disturbo che può essere improvviso o cronico

Così come non vi è un’univoca definizione di stitichezza, la gravità del disturbo può dipendere dal fatto che possa essere di recente insorgenza o cronica. In entrambi i casi è consigliato rivolgersi a uno specialista proctologo per eseguire una visita approfondita ed eventuali esami strumentali che potranno escludere o meno la presenza di patologie, maligne o benigne.

«Ad eccezione di una stitichezza improvvisa – spiega il dottor Veronesi –, dovuta a cambiamenti delle abitudini intestinali (un viaggio o eventi patologici acuti, come ad esempio un lungo periodo trascorso forzatamente a letto) non dobbiamo assolutamente ignorare un’irregolarità di recente insorgenza, poiché può essere sintomo di patologie più gravi, come ad esempio di tumori dell’intestino o di tumori esterni che, premendo sull’intestino, ne inficiano la funzionalità».

Meno allarmante, ma altrettanto significativa è, invece, la stitichezza che “si ha da sempre”, quindi, cronica. Una volta esclusi problemi organici nei tratti intestinali alto e basso, i rimedi per risolvere questo fastidioso problema ci sono, a partire dalla modificazione dello stile di vita.

 

I consigli per prevenire la stitichezza

I consigli sono molti: incrementare l’attività fisica che favorisce il movimento intestinale, mangiare cibi salubri, come legumi freschi e secchi (ceci, fagioli, fave, lenticchie), frutta e verdura, ma sempre accompagnati dall’assunzione di molta acqua (almeno 2/3 litri di acqua al giorno).

Nessuna scusa per chi ha poco tempo o “soffre” di pigrizia! Semplici ed efficaci sono, infatti, gli esercizi che si possono eseguire per migliorare il disturbo: camminare (15-20 minuti una o due volte al giorno; 30-60 minuti tre o cinque volte a settimana) o andare in bicicletta.

 

Commento del Dottor Paolo Veronesi

Ambulatorio di Proctologia di Humanitas Mater Domini

Paolo Veronesi, Ambulatorio di proctologia, Humanitas Mater Domini

 

A cura di Elisabetta Ferrario

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