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Benessere

Pillola anticoncezionale, alleata delle donne

27/01/2014

 

La pillola anticoncezionale è un contraccettivo molto diffuso e il suo utilizzo non è limitato solo alla prevenzione delle gravidanze indesiderate. Ne parliamo con la dottoressa Elena Anna Zannoni, responsabile di Chirurgia conservativa ed endoscopica e specialista di Humanitas Fertility Center.

 

La pillola: che cos’è e come si assume

La pillola anticoncezionale è un preparato ormonale contenente estrogeni e progesterone, la cui azione annulla l’ovulazione, impedendo così il concepimento. La pillola deve essere assunta per 21, 24 o 28 giorni (a seconda della tipologia) seguendo le semplici indicazioni d’uso: questo consente di non rimanere incinta e di mantenere una assoluta regolarità mestruale. Facciamo un esempio: la pillola va assunta ogni giorno, preferibilmente alla stessa ora, per 21 giorni consecutivi, nei sette giorni di sospensione si avranno le mestruazioni. Dopo questi sette giorni si ricomincia con una nuova confezione di pillole e così via.

 

I benefici della pillola

La pillola, se assunta in maniera attenta e scrupolosa, garantisce una sicurezza anticoncezionale pressoché totale. Inoltre apporta benefici anche a livello del ciclo mestruale: contribuisce a regolarizzare il ciclo, consente di diminuire l’entità del flusso mestruale (quindi è di aiuto per le donne che soffrono di ipermenorrea, ossia che presentano un flusso troppo abbondante) e allevia i dolori legati alle mestruazioni. La pillola quindi nasce come anticoncezionale,  ma è di grande aiuto per la soluzione di patologie del ciclo mestruale. È bene ricordare però che la pillola non protegge dalle infezioni sessualmente trasmissibili.

 

Adatta a tutte le età

La pillola, previo controllo specialistico, può essere assunta dall’età dello sviluppo (quindi dal menarca) fino alla perimenopausa, a meno che non vi siano controindicazioni quali, per esempio: pregressi tromboembolismi o alto rischio di sviluppare un episodio tromboembolico in futuro (in donne, per esempio, geneticamente predisposte) o  pregresso tumore mammario. Altre controindicazioni, che però lo specialista valuterà caso per caso, possono essere ipertensione e obesità, oppure una anamnesi positiva per emicrania con aura.

 

La pillola va sospesa di tanto in tanto?

No, non c’è alcun motivo per sospendere la pillola, a meno che non si desideri pianificare una gravidanza o sia diventata inutile la sua assunzione.

 

La pillola fa ingrassare?

No, il preparato contiene un basso dosaggio di estroprogestinici e se la pillola è assunta da donne che prestano attenzione a mantenere uno stile di vita sano e attivo non causa alcun aumento di peso. Può esservi una modesta ritenzione idrica ma solo nei primi mesi di assunzione.

 

Le pillole sono tutte uguali?

In commercio esistono molti preparati che, negli ultimi anni, hanno visto abbassare sempre di più il contenuto ormonale. Sarà lo specialista a decidere, caso per caso, quale pillola utilizzare nelle varie situazioni.

Dal punto di vista del rischio trombotico, le pillole contenenti levonorgestrel (pillole di vecchia generazione) sembrano presentare un rischio minore rispetto a quelle che contengono drospirenone (pillole di nuova generazione). Va ricordato però che il rischio trombotico è molto basso per tutte le pillole e sicuramente molto inferiore a quello che ha una donna durante la gravidanza o il puerperio e che le pillole di nuova generazione hanno spesso il vantaggio di contenere un dosaggio estrogenico minore e di controllare meglio le manifestazioni (acne, ecc.) legate all’ovaio micropolicistico. Sarà pertanto compito dello specialista decidere, in quali casi sia più opportuno prescrivere i diversi tipi di pillola.

 

È rischioso fumare se si assume la pillola?

Un capitolo importante è quello del rapporto tra pillola e fumo. Che il fumo sia pericoloso nei confronti delle patologie tumorali, vascolari, ecc. è cosa nota, per cui la pratica del fumo deve essere assolutamente contrastata nella popolazione in generale. L’abbinamento tra la pillola e il fumo, soprattutto nelle donne che hanno superato i quarant’anni, in sovrappeso o ipertese, contribuisce ad aumentare il rischio di patologie cardiovascolari.

 

 

A cura di Valeria Leone

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