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Benessere

Sport in gravidanza? Assolutamente sì

23/07/2013

 

La gravidanza è un evento capace di cambiare profondamente la vita di una donna e di una coppia. La futura mamma deve stare attenta più del solito alla sua salute, perché è anche quella del suo bambino. Molte donne si chiedono se possono continuare a fare sport o, se sedentarie, se possono dedicarsi al movimento. Quali attività sono consigliate? I primi mesi è meglio evitare l’attività fisica? Abbiamo rivolto alcune delle più comuni domande alla dottoressa Elena Zannoni, ginecologa, responsabile di chirurgia conservativa ed endoscopica e specialista di Humanitas Fertility Center.

Sport in gravidanza sì o no?

I benefici dello sport in gravidanza sono molteplici e riconosciuti: migliora  l’equilibrio cardiovascolare e aiuta a contenere l’aumento ponderale permettendo così alle donne non solo di stare bene ma anche di piacersi a livello estetico; i cambiamenti del corpo femminile in gravidanza hanno infatti un forte impatto psicofisico. Contenere l’aumento di peso è importante anche per i mesi e gli anni successivi al parto: spesso le donne che ingrassano molto faticano poi a smaltire i chili presi, con ripercussioni sulla loro vita futura. Alcuni studi suggeriscono inoltre che la pratica dell’attività sportiva migliora il metabolismo degli zuccheri, aspetto molto importante nelle donne diabetiche, e consente loro di partorire figli meno grossi. Lo sport, se coinvolge il perineo e il pavimento pelvico,  può essere inoltre di aiuto al momento del parto e ridurre l’incontinenza urinaria post-partum.

Quando è meglio evitare?

In alcune situazioni rischiose, in cui la gravidanza non procede in modo fisiologico, lo sport è controindicato. Alcuni esempi: pazienti con gravi cardiopatie, placenta previa, rischio di parto prematuro, minacce d’aborto, gravidanza gemellare o multipla.

Quanto allenarsi e quali sport preferire?

L’ideale è dedicarsi a un’attività di tipo aerobico per trenta minuti al giorno dalle tre alle cinque volte alla settimana. La scelta dell’attività dipende se si è già allenate o se invece si sceglie di iniziare a fare movimento proprio perché si è in gravidanza, in questo caso è importante iniziare con gradualità. Camminare è un’attività semplice ma salutare, le donne più allenate possono anche continuare a correre, se erano solite farlo prima di restare gravide. Particolarmente indicato anche il nuoto che aiuta ad alleviare i sintomi da iperlordosi causata dal pancione e che ha molti benefici anche a livello circolatorio, grazie al massaggio dell’acqua. Vanno benissimo le ginnastiche dolci (come yoga e pilates) e la bicicletta o la cyclette; è preferibile però fare un giro in bicicletta in aree verdi e non trafficate. Da evitare gli sport più rischiosi o più pesanti, come equitazione, sci, tennis, immersioni subacquee.

Si può fare sport dai primi all’ultimo mese?

Se la gravidanza è fisiologica e procede tutto bene si può fare attività fisica tranquillamente lungo i cosiddetti “nove mesi”. Occorre però tenere sotto controllo il battito cardiaco e magari non superare i 140 battiti al minuto, ricordare di seguire una sana alimentazione e di idratarsi in maniera corretta. I lavori di casa non sostituiscono l’attività sportiva: è consigliabile ritagliarsi un momento durante la giornata per il movimento, un momento da dedicare a se stesse e al proprio corpo e anche la mente e lo spirito ne trarranno vantaggio.

 

A cura di Valeria Leone

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