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Benessere

I consigli contro il mal di schiena

06/11/2012

Colpisce tutti, ma soprattutto le persone che fanno un cattivo uso della propria spina dorsale, costringendola a sforzi troppo intensi o a posture innaturali. Parliamo del mal di schiena con il responsabile della Chirurgia della colonna di Humanitas Gavazzeni, Luca Torcello. 

Tra le cause, la principale è il mantenimento protratto nel tempo di una postura errata. Più della metà dei dolori registrati riguarda infatti il tratto lombo-sacrale, quello che subisce i danni dallo stare seduti a una scrivania, davanti a un computer per più ore al giorno. Ma nel concetto di “mal di schiena” sono racchiuse molte problematiche che riguardano una parte estesa del nostro corpo. Cerchiamo di capire che cosa si intende per “mal di schiena” con Luca Torcello, responsabile dell’Unità di Chirurgia della colonna di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Da dove arriva il dolore alla schiena?

«E’ un dolore che nasce spesso dai muscoli e dalle articolazioni. Molto più raramente dalle ossa. Un fastidio che può essere anche molto intenso e che trae la sua origine soprattutto dal cattivo uso che viene fatto della nostra colonna vertebrale. La si usa poco in molti casi, la si mantiene in una postura innaturale o la si usa male in altri».

Una patologia, dunque, che sembra colpire tutti, indistintamente…

«Sì, perché se è naturale che un muratore sia più esposto al rischio di avere mal di schiena, visto il lavoro che fa e i pesi che è costretto a sollevare nello svolgimento della sua attività, è oggi altrettanto risaputo che di mal di schiena soffrono anche persone che di sforzi ne fanno pochi, come chi lavora tutto al giorno davanti a un computer».

E per quanto riguarda il sesso e l’età, si registrano differenze?

«Per quanto riguarda il sesso non sono tali da essere significative. Per quanto riguarda l’età, invece, il mal di schiena colpisce in modo trasversale, in ogni momento della vita, ma dopo la mezza età si vanno ad accentuare certi dolori fastidiosi che tendono ad aumentare con il trascorrere degli anni».

Parliamo allora dei rimedi. Qual è il metodo più efficiente per combattere il mal di schiena?

«I metodi farmacologici e anche quelli naturali oggi in commercio sono molto efficaci. Il problema però è che si tratta di soluzioni che servono a togliere il sintomo, il dolore, non a risolvere la causa della patologia. Bisognerebbe dunque prestare maggiore attenzione a livello di prevenzione. Certo è più facile e veloce curarsi prendendo pastiglie che dedicarsi a una sana attività fisica. Invece parte delle proprie giornate dovrebbero essere dedicate al mettere in moto muscoli che altrimenti sarebbero poco o male utilizzati».

Lo sport può essere dunque una soluzione…

«Sì, ma non tutti gli sport fanno bene alla schiena. Ad esempio, Il tennis o il calcio, soprattutto se giocati su terreni sintetici dove i piedi non hanno la possibilità di scivolare, e se non c’è un adeguato allenamento fisico e un adeguato tono muscolare, possono provocare un sovraccarico della schiena per gli inevitabili movimenti in brusca rotazione. Il nuoto, al contrario, è molto efficace per potenziare armonicamente e globalmente la muscolatura. Meglio comunque sempre affidarsi a un allenatore che indichi quali carichi dare ai propri sforzi».

E quando, invece, è necessario rivolgersi a un medico?

«Quando il dolore è persistente. I problemi possono trovare soluzioni farmacologiche, fisiatriche, fisioterapiche ma possono anche richiedere interventi chirurgici. Non bisogna esitare a farsi vedere da uno specialista perché capita anche che i problemi si cronicizzino nel corso degli anni e diventi sempre più difficile la possibilità di eliminarli».

 

A cura di Luca Palestra

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