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Benessere

Casa dolce casa, ma che sia sicura!

09/02/2010

Gli incidenti domestici sono molto frequenti. Ecco come comportarsi in caso di caduta, scottatura, ferita da taglio, rischio di soffocamento.

“Casa!”: quante volte ci capita di pensare, esclamare e desiderare tornare nel nostro nido? Eppure le nostre abitazioni sono tutt’altro che prive di rischi: da un’indagine condotta dall’ISTAT sugli “aspetti della vita quotidiana”, si scopre che in Italia ogni anno si verificano 3 milioni 672 mila incidenti domestici che coinvolgono 3 milioni 48 mila persone. Il luogo più pericoloso all’interno dell’abitazione risulta essere la cucina, seguita dalla sala, la camera da letto si accontenta della terza posizione appena sopra il giardino.
Cadute, scottature, ferite da taglio e contusioni sono “dolori” talmente comuni che rischiano a volte di essere sottovalutati, altri incidenti fortunatamente meno comuni possono essere scosse, punture di insetti o, addirittura, un boccone che si blocca in gola. E’ quindi consigliabile essere pronti a qualsiasi evenienza! Ci siamo fatti dare qualche consiglio dagli esperti:

La contusione: è un trauma prodotto da un urto con un corpo contundente, senza lacerazioni della cute. Assume la forma di una macchia inizialmente rossa e poi violacea.
Cosa fare: applicare degli impacchi di ghiaccio ed eventualmente un bendaggio non stretto e delle pomate specifiche. Ecchimosi ed ematomi, ad ogni modo, regrediscono in genere da soli col tempo.

La scottatura: ci si può scottare in più modi, dal contatto diretto col fuoco o superfici roventi, con sostanze chimiche o con l’elettricità. Esistono varie categorie di scottatura, a seconda della gravità dell’ustione è essenziale valutare se chiamare o meno il 118.
Cosa fare: se la scottatura è lieve, occorre bagnarla con acqua fredda, che anestetizza e limita il formarsi di bolle, e spalmare la parte lesa con una pomata antiustioni.

Le ferite: possono essere da taglio, lineari e con margini netti; da punta, con margini frastagliati e un foro solitamente profondo; abrasioni, più superficiali e lacere, prodotte da una forza che tira o strappa.
Cosa fare: ogni ferita deve essere correttamente medicata per evitare il rischio di infezioni, occorre pertanto che le mani del soccorritore siano accuratamente pulite e protette. E’ utile sciacquare con acqua fredda e raffreddare con ghiacci, quindi tamponare con una benda sterile e inifine, dopo aver disinfettato e aver verificato che non siano presenti corpi estranei, fasciare la ferita. In caso di forti emorragie arteriose (sangue rosso vivo che zampilla a intervalli in sincronia con il battito cardiaco), però, è necessario agire con prontezza attuando compressioni sulle arterie a monte della ferita e richiedendo immediato soccorso a personale qualificato. Il laccio emostatico (o suoi equivalenti: cinture, cravatte…) va usato solo nei casi più gravi e di assoluta necessità: per esempio davanti a un’amputazione o a una sindrome da schiacciamento”.

La distorsione: è invece un trauma delle articolazioni, causato in genere da falsi movimenti. La più comune è quella della caviglia. Una distorsione è solitamente molto dolorosa. La parte traumatizzata presenta un gonfiore localizzato e dolore nei movimenti. Questi, anche se faticosi, sono tuttavia possibili.
Cosa fare: applicare una fasciatura stretta e fare impacchi freddi. Nei casi di lievi distorsioni è sufficiente tenere l’arto a riposo per qualche giorno. E’ consigliabile condurre l’infortunato all’ospedale per una visita di controllo che accerti che non ci siano lussazioni o fratture o complicazioni.

La scossa: ogni anno in Italia ci sono circa 23.000 casi di incidenti domestici dovuti alla corrente elettrica, che nella maggior parte dei casi colpiscono gli uomini. L’arma migliore per tenere sotto controllo questo tipo di incidenti è sicuramente la prevenzione, ad esempio staccare la corrente prima di eseguire lavori all’impianto elettrico (anche per cambiare semplicemente una lampadina) e di non toccare mai apparecchiature elettriche con le mani bagnate. Gli effetti di una forte scossa elettrica sono più severi se si è a piedi nudi o si ha il corpo bagnato.
Cosa fare:. Se il salvavita non scatta e la vittima è ancora sotto bisogna staccare prima possibile l’interruttore generale della corrente. Se non si riesce a interrompere la corrente si può provare a staccare la vittima usando materiale isolante, come una sedia in legno, una manico di scopa in gomma o in legno, ricordando che la assoluta sicurezza del soccorritore è un elemento di assoluta importanza in ogni azione di primo soccorso. Bisogna poi chiamare subito il 118 o, se la vittima è in buone condizioni, la si può portare direttamente al pronto soccorso. Se il ferito è in stato di incoscienza è necessario sdraiarlo sulla schiena controllando subito se il cuore pulsa e se respira. In questo caso spesso per far rinvenire il ferito basta spruzzargli dell’acqua sul viso. Se invece il cuore non batte e la vittima non respira bisogna intervenire tempestivamente con la respirazione bocca a bocca ed eventualmente il massaggio cardiaco, che devono però essere fatti nel modo giusto. Se non si è in grado di praticarli, bisogna quindi rivolgersi con urgenza al 118 precisando le severe condizioni del ferito.
Non bisogna nemmeno far alzare la vittima perché per riprendere le forze ha bisogno di rimanere sdraiata, meglio se coperta e isolata dal terreno.

La puntura di insetti: può capitare di essere punti da vespe o altri insetti. Alcuni insetti mordono, altri pungono e alcuni di questi possono lasciare il pungiglione nella ferita, in altri casi il pungiglione può essere retrattile e colpire ancora.
Cosa fare: togliere l’eventuale pungiglione, facendo attenzione a non spezzarlo e a non lasciarne frammenti; disinfettare la puntura e applicare localmente del ghiaccio (tolta ammoniaca) oppure uno dei prodotti appositi dispensati dalle farmacie. Se si tratta di una puntura alla bocca, fare ripetuti gargarismi con acqua molto salata; in alternativa, si possono masticare dei pezzetti di ghiaccio o tenerne un po’ in bocca. E’ bene ricordare però che possono insorgere problemi di allergie, casi in cui è consigliabile rivolgersi a personale istruito, aspettando i soccorsi mettere il ferito in posizione anti-shock e coprirlo con una coperta.

Il boccone di traverso: se il boccone che ingeriamo non segue la sua via fisiologica e, invece di imboccare l’esofago, prende la via della trachea si corre il rischio di soffocamento.
Cosa fare: invitare la persona a tossire, se questo non dovesse funzionare, esistono manovre specifiche, come quella di Heimlich, che però, nonostante la relativa semplicità della manovra, devono essere effettuate da persone che hanno effettuato perlomeno un corso di pronto soccorso.

Conoscere questi consigli ci aiuterà sicuramente in caso di bisogno, è bene ricordare però che ulteriore buona norma di sicurezza è conservare in casa una “mini-farmacia“, non dimenticando: garze sterili, bende di varie altezze, benda elastica; cerotti medicati di varie misure, rotoli di cerotto, mercurocromo o disinfettanti, un paio di forbici, una pinzetta, delle siringhe, una borsa del ghiaccio, un antinfiammatorio, un collirio e uno stick o pomate per punture di insetti. Infine, ovviamente un termometro.

A cura di Guido Brusoni

 

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