Stai leggendo Matrimonio alle porte, stress assicurato?

Benessere

Matrimonio alle porte, stress assicurato?

09/06/2009

Evitare che il giorno più bello della vita diventi per gli sposi un’occasione carica di tensioni è possibile.

nozzePreparativi frenetici, parenti invadenti, dubbi dell’ultima ora. Il giorno più bello della vita assicura un corollario meno piacevole di tensioni e preoccupazioni e a volte comporta uno stato di stress che rischia di rovinare tutto. La dott.ssa Emanuela Mencaglia, psicologa di Humanitas, mette in guardia i futuri sposi dagli errori più comuni e suggerisce i modi per affrontare al meglio un passaggio così importante per una coppia.

Dott.ssa Mencaglia, perché sposarsi provoca spesso tanto stress?
“C’è un aspetto legato ai preparativi di un evento che tutti vorrebbero fosse il più bello mai visto. Le aspettative della nostra parte più narcisistica sono altissime e questo aumenta le preoccupazioni su quel giorno: una pioggia improvvisa o un tavolo fuori posto possono mandare in tilt i futuri sposi. Per evitare tutto questo oggi è molto frequente il ricorso al wedding planner, l’organizzatore di matrimoni. Chi non può permetterselo dovrebbe provare a delegare qualche aspetto dei preparativi a una persona fidata”.

Poi c’è l’ansia più profonda per l’avvicinarsi di un passo cruciale.
“Sì, e non riguarda solo le donne, come spesso si crede. Gli uomini che decidono di sposarsi lo fanno in linea di massima per la stessa motivazione, trovare una persona con cui trascorrere la vita, e quindi anche loro condividono aspettative e paure. Il giorno dopo il matrimonio comincia un’esistenza nuova e per quanto sia stata fortemente voluta, le incognite legate al cambiamento rimangono”.

Qual è l’errore più comune dei futuri sposi?
“Troppo spesso si pensa che il matrimonio sia un punto di arrivo, al contrario: è un punto di partenza per la coppia. Se si cade nella trappola di credere di aver raggiunto un traguardo e che l’impegno sia finito, si rischia di fallire. Sposarsi è l’inizio di un nuovo stare insieme e richiede più entusiasmo e pazienza di prima delle nozze”.

Anche la paura di perdere la propria individualità provoca stress da matrimonio.
“Si è convinti che la propria libertà venga compromessa. In realtà la chiave è la ridistribuzione dei tempi in base ai ritmi di una vita diversa. Quello che si costruisce è molto diverso da ciò che si faceva prima con due esistenze separate, è la vera ‘comunione’. Il cambiamento è forte, ma va gestito, perché non si perde nulla, semplicemente si condivide. L’aggrapparsi alla propria individualità separa due persone, che non vogliono provare a fare un percorso unito. Ma significa che il desiderio di condividere non c’era: perché sposarsi allora?”.

Tutti aspetti problematici. Cosa rimane di positivo?
“Gli aspetti positivi sono la maggioranza. Se alla componente romantica si affianca l’impegno reciproco in un progetto, l’attenzione alla realtà di una vita condivisa e ai diritti e doveri di questo ‘contratto’, tutto funziona bene. Sposarsi richiede entusiasmo e scelte ragionate, non fatte solo per la frenesia di mettere su famiglia, è un passo importante, in cui nulla è scontato. Occorre dargli il giusto peso. Ma soprattutto un matrimonio non va avanti da sé, gli sposi devono scegliersi ogni giorno, fin dal primo: questo è il bello”.

A cura di Cristina Bassi

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita