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Benessere

Il mistero dei sogni

28/06/2004

Il sogno è un fenomeno che affascina l’uomo fin dall’antichità. Molti sono stati i tentativi di spiegarlo ed interpretarlo, come tutto quello che suscita in noi il senso del mistero e che sfugge al controllo della ragione. Ma di cosa si tratta esattamente, desideri nascosti o elaborazioni di stimoli vissuti durante la giornata? L’uomo sogna sempre? E perché alcuni non li ricordano? Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Agnese Rossi, psicologa di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Che cosa è il sogno?
“Il sogno può essere definito come l’attività psichica che si svolge durante il sonno in cui appaiono immagini, emozioni, eventi, luoghi e persone che solitamente percepiamo come reali, mentre a volte siamo consapevoli della loro irrealtà durante il sogno stesso. I contenuti dei sogni sono spesso bizzarri e incomprensibili, infatti il pensiero logico-razionale che utilizziamo durante la veglia lascia spazio al linguaggio metaforico, senza il controllo volontario della coscienza e il senso del tempo e dello spazio sono distorti e paradossali. Capita, per esempio, di sognare di trovarci in posti diversi contemporaneamente o di compiere azioni che capovolgono il rapporto di causa ed effetto e si organizzano in modo inconsueto”.

Che funzione ha il sogno?
“Sono state formulate diverse ipotesi sulla funzione dei sogni. Dal punto di vista neurologico, le immagini oniriche sono il prodotto dell’attività di diverse aree del cervello, attività che non si arresta mai nemmeno durante il sonno più profondo. Dal punto di vista psicologico, attraverso contenuti metaforici e simbolici, vengono a galla affetti, sensazioni e desideri che di giorno affrontiamo con la razionalità o che teniamo lontani dalla mente, ma che ci possono avvicinare ad una maggiore conoscenza di noi stessi e del nostro modo di rapportarci agli altri. E’, quindi, possibile che il sogno ci aiuti a leggere alcuni problemi da punti di vista diversi, con più creatività e consapevolezza emotiva”.

Alcune persone sostengono di non sognare mai. E’ vero?
“Ognuno di noi sogna regolarmente più volte ogni notte, in particolare durante gli stadi del sonno REM, fase in cui gli occhi si muovono rapidamente e dove è presente una intensa attività cerebrale. Anche se non ce ne rendiamo conto, i sogni occupano circa un’ora e mezzo del tempo del nostro riposo. Il problema è che non sempre è facile ricordarli”.

Perché li dimentichiamo così facilmente?
“Spesso succede di voler raccontare un sogno che ci sembra vivido e lucido, ma alcuni pezzi ci sfuggono dalla memoria nel momento stesso in cui li narriamo. Oppure sappiamo di aver sognato, ma non ricordiamo che cosa. Questo succede quando cerchiamo di tradurre il contenuto onirico nel linguaggio verbale e discorsivo che usiamo durante la veglia. Non è semplice esprimere con le parole la mescolanza di immagini, sensazioni e vissuti emotivi che animano il nostro sonno. In genere abbiamo ricordi più nitidi dei sogni mattutini, in particolare dell’ultimo sogno prima del risveglio, così come rimangono impresse nella memoria anche le scene oniriche che ci coinvolgono emotivamente come gli incubi o i sogni che ci trasmettono ansia, paura o preoccupazione”.

Sono desideri nascosti che emergono durante la notte o sono stimoli che ci colpiscono durante la giornata e che poi elaboriamo nel sonno?
“Il materiale onirico che colora le nostre notti affonda le sue radici nella nostra vita affettiva ed emotiva, nelle nostre esperienze passate e presenti e il tutto s’intreccia con le situazioni reali che viviamo durante il giorno o che caratterizzano un determinato periodo della nostra storia. Alcuni avvenimenti drammatici che abbiamo vissuto possono comparire nel sonno in momenti inaspettati ed è proprio in questi istanti che veniamo in contatto con parti di noi che durante la veglia teniamo sotto controllo e non lasciamo emergere del tutto. Periodi di ansia o di depressione, ad esempio, sono spesso accompagnati da sogni angoscianti che lasciano sconvolti e intimoriti. Così come può succedere a chi sta vivendo una malattia difficile da accettare: di frequente i sogni di queste persone esprimono le paure e le ansie che talvolta non riescono a manifestare in altri modi”.

I sogni dei bambini sono diversi da quelli degli adulti?
“Di solito i sogni dei bambini sono più che altro legati alle esperienze vissute di giorno, come un desiderio o un bisogno da appagare, oppure raccontano di aver sognato contenuti fantastici, affollati da mostri e personaggi spaventosi, vissuti a volte con paura. Questo può essere un modo utile per liberarsi durante la notte dalle paure accumulate di giorno o per dare sfogo alle loro tensioni”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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