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Benessere

Troppo peso sulle spalle dei ragazzi

11/09/2002

Come evitare i potenziali danni alla schiena provocati da zainetti troppo pesanti? Chi è più a rischio? Sono soprattutto i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie ad essere maggiormente esposti a questo problema. Infatti essi attraversano una fase della vita caratterizzata da un rapido sviluppo somatopsichico che coinvolge inevitabilmente anche la loro colonna vertebrale. I genitori e gli insegnanti non possono ignorare il problema. I primi devono aiutare i figli a scegliere cartelle sicure e insegnare loro come utilizzarle, mentre i professori dovrebbero verificare che il carico di libri sia davvero essenziale. La parola al dott. Massimo Tanzi, medico dello sport dell’Unità Operativa di Riabilitazione e Recupero funzionale di Humanitas diretta dal dottor Lorenzo Panella.

Perché si possono verificare danni alla schiena?
“Considerato che ogni giorno i nostri ragazzi percorrono un determinato tragitto, più o meno lungo, per recarsi dalla propria abitazione alla scuola, il rischio di danni al rachide non è da sottovalutare. Proprio per il fatto che non possono lasciare i libri in classe, in quanto sono loro utili per svolgere i compiti pomeridiani e studiare le lezioni assegnate, i ragazzi si sobbarcano un peso spesso eccessivo. Alcuni giorni inoltre si sommano lezioni diverse, che richiedono libri diversi ogni ora, e il numero dei volumi aumenta. I ragazzi sono nel pieno dell’età evolutiva e quindi esposti a possibili rachialgie

Come si possono evitare?
“Prima di tutto bisogna scegliere, senza farsi coinvolgere dalla moda del momento, la cartella giusta: lo zaino. Questo deve essere proporzionato alle caratteristiche fisiche del bambino/ragazzo. E’ importante verificare che lo schienale sia rigido e rinforzato; gli spallacci devono essere imbottiti e regolabili in lunghezza, al fine di consentire una corretta e simmetrica messa in tensione, ripartendo così il peso uniformemente su entrambe le spalle. Inoltre è bene verificare la presenza di una fibbia che si possa legare intorno alla vita in modo da aiutare a mantenere lo zaino ben aderente alla schiena. E’ utile la presenza di una maniglia per garantire un trasporto/spostamento a mano su brevi distanze dello zaino/cartella.
Bisogna quindi imparare l’uso corretto: meglio evitare di riempirlo in profondità e cercare di riporre i libri in altezza. Quando si deve caricarlo sulle spalle, poggiarlo su un piano che sia all’altezza della schiena del bambino con le le ginocchia leggermente flesse. Evitare movimenti sconsiderati con un solo braccio. Regolare gli spallacci affinchè la base dello zaino non oltrepassi la linea delle anche. Indossarlo sempre su entrambe le spalle ed evitare di correre”

Si può parlare di prevenzione?
“Se il bambino/ragazzo fa molto sport o svolge costantemente un generico esercizio fisico ed è quindi ben allenato, sicuramente corre meno rischi per la sua schiena. Ciò si verifica in quanto i muscoli del tronco e degli arti inferiori sono in grado di sostenere meglio il peso che altrimenti tenderebbe a sovraccaricare la colonna vertebrale. Ecco perché un’ottima forma fisica riduce notevolmente il rischio che lo zainetto possa determinare affaticamento, posizioni scorrette e dolori alla schiena”.

Alcuni consigli per un corretto uso degli zainetti scolastici
E’ vero che i bambini soffrono di mal di schiena?
Vero. Il dolore alla schiena si può presentare già a 6/7 anni, a causa di una posizione scorretta, la cosiddetta “statica passiva” cioè afflosciata sullo scheletro.
E’ vero che lo zainetto causa mal di schiena?
Vero. Può aggravare una posizione di dolore. Tenere il collo in avanti favorisce le contratture muscolari, il peso a lungo andare può essere un fattore di rischio, sebbene non favorisce la scoliosi.
E’ vero che il carico eccessivo può avere conseguenze anche sulla respirazione?
Vero. Lo sforzo eccessivo dovuto al carico dei libri, richiede una maggior quantità di ossigeno e quindi può aumentare la frequenza respiratoria.

Da fare
– Prima di indossare lo zaino, piegare le ginocchia per sollevarlo e portarlo sul banco. Poi infilare le braccia nelle bretelle
– Allacciare la cintura in vita

Da evitare
– Non portarlo mai su una spalla sola
– Non superare i 15 minuti di trasporto in spalla: toglierlo appena possibile
– Se il percorso richiede più di 15 minuti alternare il trasporto in spalla a quello per mano

Consigli a cura della Fondazione Don Gnocchi

A cura di Lucia Giaculli

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