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Chirurgo generale

04/06/2018

Con il termine “chirurgia generale” si fa riferimento, diversamente da quanto si può pensare dalle stesse parole, a quel ramo della chirurgia che si incarica di concludere o di rendere migliore la prognosi delle malattie che riguardano gli organi della cavità addominale – intestino, colon, fegato, stomaco, esofago, pancreas, cistifellea, fegato, dotti biliari – in aggiunta alla mammella e alla tiroide.

Di cosa si incarica il chirurgo generale?

Il chirurgo generale è specializzato in operazioni chirurgiche eseguite su mammella, tiroide o su uno degli organi della cavità addominale, il cui scopo è trattare o curare la prognosi delle malattie che riguardano questi organi.

Quali sono le malattie di cui si occupa più frequentemente il chirurgo generale?

Le malattie di cui si occupa più frequentemente questo chirurgo sono quelle a carico della mammella, della tiroide e degli organi della cavità addominale (intestino, colon, fegato, stomaco, esofago, cistifellea, pancreas, fegato, dotti biliari). Fra queste troviamo nello specifico:

malattie funzionali e infiammatorie a carico di mammella, tiroide e degli organi della cavità addominale;

ernie (iatali e inguinali)

ulcere

diverticoliti

neoplasie (gastriche, dell’esofago, dell’intestino, del pancreas, del colon-retto, del fegato, della mammella, della tiroide, dei dotti biliari);

cisti

poliposi

calcolosi

sindromi dolorose da aderenze addominali post-chirurgiche.

Dal punto di vista della diagnosi il chirurgo generale effettua molto frequentemente biopsie dei linfonodi e biopsie mammarie.

Quali sono i procedimenti più usati dal chirurgo generale?

I procedimenti più usati dal chirurgo generale sono:

esami endoscopici diagnostico-operativi (gastroscopia, pancolonscopia, rettosigmoidoscopia) che consentono l’esame interno (endoscopia diagnostica) degli organi valutati per poterne studiare anatomia, funzioni ed eventuali malattie. Tramite gli esami endoscopici si possono anche portare a termine micro prelievi di tessuto da esaminare con analisi istologica e micro interventi con anestesia locale come, per esempio, l’espianto di polipi (endoscopia operativa);

esami radiologici (Rx del tubo digerente, clisma opaco, Tac, Rmn);

interventi chirurgici che vengono effettuati, in base ai casi, “a cielo aperto” (laparotomia); in modo “mini-invasivo” (laparoscopia, chirurgia robotica); con guida ecografica.

Quando richiedere una visita al chirurgo generale?

È consigliato richiedere una visita con il chirurgo generale quando lo suggerisce il proprio medico e quando bisogna controllare il decorso post-operatorio.

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