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Alimentazione

Chi fa sport deve mangiare di più?

11/07/2013

Uno studio dell’Università del Western Australia, pubblicato dall’International Journal of Obesity, ha scoperto che dopo un esercizio fisico intenso si mangia di meno. I ricercatori hanno coinvolto 17 volontari, tutti obesi, in quattro sedute di esercizi da trenta minuti a intensità crescente. Subito dopo la seduta i soggetti sono stati invitati a mangiare e bere quello che preferivano. I soggetti che hanno svolto esercizio a intensità elevata sono quelli che hanno assunto meno calorie. Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

Fare attività fisica fa dunque mangiare meno?

Questo studio preliminare ha coinvolto pochi pazienti, ma i risultati che ne emergono sono molto interessanti e forse non così sorprendenti. Il legame tra attività fisica e alimentazione è fondamentale, occorre però sempre definire il tipo di attività fisica, la durata dell’allenamento, lo stato di salute del soggetto e l’obiettivo che una persona si pone. In questo caso abbiamo soggetti obesi, il cui obiettivo è certamente perdere peso e che vengono coinvolti nello svolgimento di un’attività fisica intensa per un tempo relativamente limitato. Ne emerge che questi soggetti in seguito a un’attività fisica intensa, tendono ad assumere meno calorie. Questo è riscontrabile anche nella pratica quotidiana di chi si allena: dopo lo sforzo intenso, anche se si ha voglia di fare uno spuntino, spesso non si è orientati al consumo di alimenti troppo calorici, ma verso qualcosa di più salutare (frutta, spremute).

Non è vero quindi che chi fa attività fisica ha bisogno di mangiare di più?

Dipende da quanta e quale attività si fa e dalle condizioni cliniche di partenza. Un atleta che svolge tantissima attività fisica e non ha bisogno di dimagrire è diverso da un soggetto che vuole perdere peso e che cammina per trenta minuti! Bruciare calorie con l’attività fisica non comporta sempre la necessità di reintegrare quanto consumato. Le calorie bruciate tra l’altro variano in base all’intensità dell’attività svolta e nel caso di un’attività moderata per un tempo non prolungato non sono molte. Purtroppo molte persone pensano che basti poca attività fisica per concedersi di mangiare liberamente. Questa falsa concezione porta a un paradosso: persone che si dedicano all’attività fisica per dimagrire ma che ingrassano perché poi si abbuffano o si alimentano in maniera non salutare, pensando di bruciare gli eccessi attraverso l’allenamento.

Sana alimentazione e attività fisica vanno dunque di pari passo…

L’attenzione a uno stile di vita sano e attivo e un’alimentazione varia ed equilibrata sono strettamente correlate. L’attività fisica aiuta a perdere peso perché consente di consumare le calorie e perché può ridurre il senso di fame, ma questo non basta se non è affiancato da un’alimentazione corretta e se l’attività svolta non è di tipo adatto. Ci sono programmi oggi che riuniscono entrambi questi aspetti, in Humanitas abbiamo un percorso all’interno della sezione di Medicina dell’esercizio e patologie funzionali.

Che cosa prevede questo percorso?

Ci sono programmi personalizzati di esercizio fisico e rieducazione alimentare; attraverso una prima visita medica e un colloquio clinico conosciamo il paziente, la sua storia, il suo stile di vita e le sue abitudini alimentari ed eventualmente sportive. Ne tracciamo il quadro sullo stato di salute anche attraverso esami del sangue, determinazione massa corporea, metabolismo basale, valutazione attività fisica, test cardiopolmonare, valutazione sistema nervoso autonomo, ecografia addome etc. Insieme al paziente definiamo il programma di intervento e lo attuiamo, in genere proponiamo consigli per la rieducazione alimentare (a partire dallo stile di vita del paziente e dalle sue preferenze) e un percorso di attività fisica che sia realistico per ciascuna persona. I pazienti possono, se vogliono, anche usufruire di dieci lezioni in palestra con i nostri fisioterapisti per familiarizzare con i macchinari (cyclette, tapis roulant, ellittica) e imparare, anche attraverso l’uso del cardiofrequenzimetro, come allenarsi in maniera efficace e sicura. Un percorso guidato il cui obiettivo è proprio fornire gli strumenti, a chi lo desidera, per in futuro gestire da soli il proprio allenamento. Aderendo a questo percorso si riceve anche un semplice strumento (tipo chiavetta USB) da indossare e che monitora quanto movimento facciamo durante il giorno e ci indica quanta attività fare durante la giornata. Inoltre è possibile essere seguiti dai nostri specialisti, sempre tramite la chiavetta, con web coaching.

 

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