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Alimentazione

Mangiare carne, sì o no e perché?

04/04/2013

C’è’ chi segue una dieta priva di carne e chi ne mangia a volontà, c’è chi crede che faccia male e chi pensa sia l’unica fonte valida di proteine. Facciamo chiarezza con la collaborazione dei professionisti di Humanitas.

Uno studio ha indagato il legame tra il consumo di carne e la mortalità per malattie cardiovascolari e cancro. Si colloca all’interno di Epic, un progetto attivo già da qualche anno in Europa, il cui obiettivo è ricercare le correlazioni tra l’alimentazione, lo stile di vita e il rischio di patologie cardiovascolari e oncologiche.

Come ci spiegano i professionisti di Humanitas, questo studio in particolare si concentra sui rischi derivanti dal consumo di carne e si inserisce in un filone di studi precedenti, dedicati allo stesso argomento.

Che cosa emerge da questo studio rispetto al consumo di carne?

Occorre in primo luogo sottolineare che non abbiamo dati che mostrino come un’alimentazione priva di carne abbia un reale beneficio sulla salute. Il giusto consumo e un sano stile di vita però riducono il rischio cardiovascolare e oncologico. Non è tanto il consumo o meno di carne a fare la differenza, quanto un adeguato consumo inserito in uno stile di vita virtuoso che comprenda regolare attività fisica, peso nella norma e astinenza dal fumo. Sarebbe opportuno dunque non esagerare con la carne ma nemmeno privarsene, la sua totale assenza nella dieta implica una riduzione di apporto di ferro e di alcuni nutrienti importanti.

Come vanno considerati i salumi?

Se non abbiamo l’evidenza del legame tra aumentato rischio cardiovascolare e oncologico e consumo di carne in generale, si è però osservato un rischio oncologico in seguito a un abuso di salumi (160-200 g al giorno). La causa potrebbe risiedere nei grassi contenuti nei salumi, ma anche nelle sostanze e nei conservanti utilizzati e nei processi di salatura o affumicatura. Ancora una volta, oltre alla quantità è importante la qualità di ciò che si mangia. Bisogna saper scegliere, tenendo conto, oltre che del prezzo, anche di altri fattori come ad esempio la qualità.

Quale e quanta carne consumare?

La carne contiene proteine ma anche grassi, colesterolo, il cui contenuto varia a seconda del tipo di carne e del taglio scelto. L’ideale sarebbe assicurarsi un buon apporto di proteine derivanti da carni cosiddette magre, bianche o pesce. Il quantitativo settimanale varia a seconda dell’età, del sesso, dell’accrescimento, dei livelli di attività fisica svolti, ecc. In linea di massima possiamo suggerire un apporto di carne bianca o comunque magra o pesce ogni giorno, a seconda di quantitativi indicati dal proprio medico e delle caratteristiche individuali. Le carni da preferire sono quelle di pollo, tacchino, manzo, vitello. Un ruolo fondamentale nell’apporto proteico spetta al pesce, ancora poco presente sulle nostre tavole e che invece andrebbe consumato anche tutti i giorni.

 

In Humanitas un corso pratico per migliorare il proprio stile di vita

È ognuno di noi il vero artefice del miglioramento del proprio stato di salute. Accanto alla volontà, bisogna sapere esattamente cosa fare, in modo che all’impegno messo corrispondano risultati positivi. Un corso pratico, in programma l’8 aprile in Humanitas, con posti già esauriti, indicherà le regole per stili di vita sani e permetterà ai partecipanti di condividere le proprie esperienze, difficoltà e successi, con altre persone e con personale specialistico.

 

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