Buone notizie per chi soffre d’asma. I farmaci di domani per chi soffre di questa malattia assicureranno effetti collaterali ridotti e maggiore efficacia pur con minori dosi. In Italia la percentuale di persone colpite è pari al 6%, ma per loro sono allo studio terapie innovative. Se n’è discusso al 28° congresso della Siaaic, la Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica a Bologna.
Le novità emerse sono importanti e interessano le diverse terapie disponibili. «Per le terapie farmacologiche inalatorie, le innovazioni riguardano i broncodilatatori e i corticosteroidi, che possono raggiungere una durata di 24 ore e permettono quindi di essere assunti solo una volta al giorno (ad esempio vilanterolo/fluticasone furoato). Le terapie, inoltre, agiscono in maniera rapida: i tempi in cui la broncodilatazione è efficace si sono ridotti da 20 a 3/5 minuti. Tutto ciò rende le terapie più efficaci e meglio tollerate», spiega la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio dell’ospedale Humanitas.
Per l’asma le terapie sono sempre più personalizzate
«Per le terapie immunologiche, la ricerca si è concentrata sullo studio del sistema immunitario: l’infiammazione cronica delle vie aeree può avere caratteristiche molto differenti da paziente a paziente: a diversi tipi di infiammazione – aggiunge la dottoressa Puggioni – corrispondono diversi fenotipi di asma bronchiale e diversi trattamenti personalizzati sul paziente. Questo tipo di trattamento però deve essere prescritto da un Centro Specialistico Ospedaliero in grado di effettuare il corretto processo di diagnosi clinica, funzionale e immunologica. Le terapie sono quindi personalizzate, non valgono più i farmaci “blockbuster” buoni per tutti. Alcuni trattamenti sono già disponibili, come ad esempio quello basato su anticorpi monoclonali verso le immunoglobuline E (omalizumab) anche presso Humanitas, altri sono in via di studio e sperimentazione », continua l’esperta.
L’asma è una malattia infiammatoria cronica dell’apparato respiratorio in cui le vie aeree si restringono: in tal modo si riduce il flusso dell’aria che può entrare e uscire dai polmoni. Secondo le stime dell’Oms a soffrirne, nel mondo, sono circa 235 milioni di persone. «Le patologie respiratorie sono in aumento sia per la componente genetica, come nell’asma, sia per la diffusione del fumo sia per l’inquinamento», conclude la dottoressa Puggioni. A causare questa infiammazione è una risposta immunologica anomala. È una malattia non guaribile ma perfettamente curabile mediante farmaci antinfiammatori da assumere tutto l’anno o in particolari periodi dell’anno a seconda del tipo di asma di cui si soffre.
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