Pallidi d’estate? Più trendy e più sani

Sarà un’estate all’insegna della pelle pallida. Una ricerca presentata all’In-Cosmetics, la fiera dell’innovazione della cosmesi mondiale a Barcellona, ha, infatti, messo in evidenza che quest’anno l’abbronzatura a tutti i costi lascerà il posto a un nuovo trend: il pallore. Come si è arrivati a questa rivoluzione sotto il sole? E quali sono i vantaggi per la salute?

L’estate 2012 passerà alla storia per una inversione di tendenza? Tintarella di luna invece dell’effetto terra bruciata? Una ricerca presentata all’In-Cosmetics, la fiera dell’innovazione della cosmesi mondiale a Barcellona, ha, infatti, messo in evidenza come l’ossessione per l’abbronzatura a tutti i costi sia in calo mentre sarà il pallore il nuovo trend per il timore delle rughe. Secondo i dati, negli Stati Uniti i lanci di creme antirughe per il viso addizionate con filtri solari ad altissimo indice di protezione sono aumentati del 19 per cento. E anche l’Italia segue a ruota: la scorsa estate, sono stati spesi 386 milioni di euro per la protezione dai raggi ultravioletti, il 3,9 per cento in più rispetto allo scorso anno (dati UNIPRO). Ma il dato è davvero positivo? Ci si aspettano, quindi, nuove e migliori abitudini sotto il solleone che vanno anche a favore della salute? Oppure, credendoci protetti, ci esponiamo in modo inadeguato provocando più danni che benefici? Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

Cosa ne pensa della nuova tendenza? Vincerà il pallore?
Sì, ma, purtroppo, non nel modo corretto. E’ passato il messaggio per cui utilizzare una crema con protezione 50 può farti stare al sole quanto vuoi. Questo è un terribile equivoco. Le creme, anche ad alta protezione, non proteggono da tutti i raggi UV e, inoltre, difendono per un tempo limitato. La conseguenza è che i tumori cutanei sono in continuo aumento, compreso il melanoma. E sicuramente non ne hanno beneficiato le rughe e le macchie solari. Un ulteriore sbaglio è inserire i filtri chimici nei cosmetici da trucco. In questo modo la pelle si danneggia contemporaneamente per il trucco e per i filtri chimici. Occorre comprendere, quindi, che le creme solari non devono essere usate per aumentare il tempo di esposizione al sole e che i filtri chimici non sono salutari, anzi possono a loro volta danneggiare la pelle e, assorbiti, anche il nostro organismo. Spero che almeno arrivi l’informazione che i solari non si devono applicare alle donne in dolce attesa e ai bambini.

Quali sono, quindi, i suoi consigli per esporsi al sole in modo corretto?
Per godere in modo saggio del sole dobbiamo attrezzarci, come fanno gli australiani, nell’utilizzare indumenti da mare (cappello, maglietta, costumi coprenti e quant’altro) oltre, ovviamente, agli occhiali da sole.

Ma se ho la pelle molto sensibile e voglio evitare le rughe come posso fare?
La nuova frontiera è data dal progresso della cosmesi: non più creme solari, ma i compatti con argille naturali e riflettenti solari minerali. Si applicano come un makeup, non sono unti, proteggono bene dai raggi UV e non si assorbono evitando ogni pericolo di tossicità per noi e per l’ambiente.

Anche le lampade solari sono deleterie?
Anche di più del sole. Ormai è stato dichiarato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: le lampade solari causano il tumore cutaneo e sono da evitare. Per avere un bel colorito dorato consiglio, piuttosto, di utilizzare le creme autoabbronzanti da spalmare (quelle di oggi non macchiano più e donano un effetto abbronzante naturale) o le docce che nebulizzano autoabbronzante.

A cura di Lucrezia Zaccaria

Redazione Humanitas Salute: