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Arriva l’influenza: ecco il vaccino

01/10/2001

Di quale tipo sarà, quando colpirà e come ci si potrà difendere? Un’arma efficace è il vaccino antinfluenzale, consigliato in particolare agli anziani, ai bambini e alle persone che soffrono di malattie croniche gravi o oncologiche. Dal metà ottobre sarà disponibile in tutte le farmacie. La parola al dottor Maurizio Tommasini, responsabile della Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas,che spiega in cosa consisterà la nuova epidemia e a chi è consigliato il vaccino.

Dal lontano oriente
L’influenza è causata da virus che arrivano dall’est dove ha già colpito molte persone. Per questo motivo si è già in grado di conoscere quale tipo di epidemia giungerà nel nostro Paese e quando. Questi virus viaggiano nell’aria e impiegano mesi a giungere in Europa. Pertanto, il periodo di maggior manifestazione coinciderà con la fine dell’anno. E’ invece molto difficile pronosticare quante persone verranno contagiate. I ceppi prendono il nome dal paese di origine dove si è manifestato il virus. Quest’anno saranno tre le forme principali di influenza: Nuova Caledonia, Fujian, Shanghai. Il contagio avviene attraverso l’aria espirata dalle persone infette, perciò si diffonde con enorme velocità da persona a persona.

Un malessere generale
L’influenza non colpisce solamente le vie aeree, come naso, bronchi e polmoni, ma attacca tutto l’organismo, diffondendosi in ogni organo. Ecco perché accanto a febbre alta, raffreddore e tosse, non è raro che si manifestino anche altri disturbi. In particolare mal di testa, gastriti, diarrea, dolori muscolari e articolari peggiorano la situazione. Quando si manifestano questi disturbi è bene contattare un medico.

Passa da sola
L’influenza è una malattia che guarisce spontaneamente nella grande maggioranza dei casi. Per questo motivo, nelle persone sane, non è necessario assumere alcun medicinale, fatta eccezione per i farmaci antipiretici. E’ però importante rimanere a casa per evitare di trasmettere e diffondere ulteriormente l’epidemia. Il periodo di malattia di solito dura dai tre ai nove giorni. Solo nel caso in cui si presentino altre infezioni, che si sovrappongono al virus influenzale, causando, per esempio, polmoniti, è necessario somministrare gli antibiotici.

Farmaci specifici: gli antivirali
Studiati specificamente per combattere il virus influenzale, disponibili già da cinque anni, i farmaci antivirali sono consigliati solo alle persone per le quali l’influenza può rappresentare un rischio di peggioramento delle condizioni di salute generali. Fanno parte di questo gruppo persone con malattie croniche gravi o oncologiche che non possono essere vaccinate o non hanno risposto alla vaccinazione. Questi farmaci, però, hanno il difetto di essere efficaci solo nel combattere l’influenza, ma inutili per le para-influenze causate da differenti virus, anche se spesso si manifestano con gli stessi sintomi. Ecco perché richiedono una diagnosi molto precisa. Inoltre, devono essere assunti non oltre le prime 24 ore dall’insorgere della malattia, altrimenti non hanno efficacia. Un altro uso che può essere fatto di questi farmaci è la prevenzione o l’attenuazione della forma influenzale in soggetti che sono venuti a contatto certo con ammalati di influenza e che non si erano vaccinati.

Un rimedio: il vaccino
Vi sono alcune categorie di persone deboli a cui deve essere consigliato il vaccino. Si tratta di coloro che sono più a rischio di avere complicanze gravi dovute all’influenza. E’ particolarmente indicato agli anziani, ai malati cronici di cuore, di reni, di fegato, di tumore vaccinarsi per tempo, perché la vaccinazione attenua la malattia influenzale. Inoltre, si consiglia anche a chi svolge un lavoro a contatto con il pubblico. E’ bene considerare che i sintomi influenzali si possono presentare anche dopo essersi vaccinati, ma in questo caso si tratta di un’influenza causata da un altro virus. Se si presentassero altri virus para-influenzali, il cui sviluppo è favorito da fattori locali, come l’abbassamento della temperatura, la vaccinazione non sarebbe in grado di combatterlo. L’impatto clinico di queste forme è senz’altro più blando. Il vaccino è venduto nelle farmacie in un kit pronto all’uso. Nella scatola si trova già preparato in mono-dose in una siringa da iniettare direttamente nel muscolo del gluteo o nel deltoide. E’ importante leggere bene le istruzioni allegate al vaccino.

Quali rischi?
La vaccinazione anti-influenzale è sicura. Tuttavia non è scevra da rischi in termini assoluti. Perciò è bene effettuarla solo se necessaria, così come ogni altra cura e sotto controllo medico. Questo avviene poiché la vaccinazione si basa su un principio: stimolare il sistema immunitario. Tale stimolo può diventare incontrollato causando malattie, ma si tratta di casi rarissimi: è una vaccinazione più che sicura, a basso rischio. Per sapere se per tutelare la propria salute sia necessario il vaccino, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia, che sarà in grado di valutare ogni singola situazione.

Alcuni consigli
Nei casi in cui l’influenza si manifesta è bene adottare una dieta leggera e bere molto. La febbre alta fa sudare perciò l’organismo perde i sali minerali e acqua che debbono essere reintegrali. Ciò riduce di molto anche i sintomi, per esempio il dolore muscolare, reidratandosi e reintegrando i sali minerali passa prima. Inoltre, poiché l’influenza colpisce anche l’apparato gastroenterico, è possibile che si manifesti diarrea e gastrite. In questi casi una dieta leggera riduce la portata di questi sintomi.
Sebbene non è scientificamente provata la sua efficacia, l’assunzione di vitamina C in via del tutto teorica può aiutare, in ogni caso non fa male.

A cura di Lucia Giaculli

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