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Anno nuovo: i “nuovi” buoni propositi

13/01/2021

Il 2020 è stato un anno difficile, strano e, per molti, da dimenticare. L’epidemia COVID-19 ci ha presi alla sprovvista e ci ha costretti a ricalibrare notevolmente il nostro modo di vivere perché molte delle nostre certezze sono andate perse.

Insieme al dottor Francesco Cuniberti, specialista del Centro per i disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X, vediamo qualche consiglio per affrontare il nuovo anno. 

Gennaio è il mese dei buoni propositi

Abbiamo bisogno di un nuovo inizio, e come ogni gennaio è facile desiderare un cambiamento del proprio stile di vita, magari associando una lista di buoni propositi. 

«Molte persone stilano liste di buoni propositi ogni inizio gennaio, inserendo gli obiettivi che vorrebbero raggiungere da lì alla fine dell’anno», spiega lo specialista.

«Inoltre, i più organizzati definiscono delle vere e proprie mappe mentali, che aiutano a raggiungere gli step necessari per tagliare i vari traguardi prefissati. Tuttavia, spesso queste liste si trasformano in motivo di mortificazione, soprattutto a causa del fatto che molti di questi obiettivi non sono facili da raggiungere. Per questo penso sia importante proporre un altro tipo di lista di buoni propositi, meno punitivi nei nostri confronti e più a portata di mano, perché mai come quest’anno, un anno si spera di ripartenza, è fondamentale ritrovare la serenità perduta». 

Qualche chilo di troppo non deve farci sentire in colpa

Tra i primi desideri di gennaio c’è spesso quello di rimettersi in forma: c’è chi si prefigge di dimagrire e chi vuole porre maggior attenzione a ciò che mangia, anche a seguito delle festività che in genere ci portano a mangiare in modo diverso (e di più) rispetto al resto dell’anno.

Ora, al di là di situazioni patologiche di obesità e sovrappeso – che richiederebbero l’aiuto di uno specialista -, l’avere qualche chilo di troppo non deve farci sentire in colpa con noi stessi. 

Cerchiamo di volerci un po’ più bene e prenderci cura di noi, tenendo conto che “Il numero sulla bilancia non ci definisce”. Se ci sentiamo a disagio con noi stessi, con il nostro aspetto e con il nostro peso, possiamo comunque consultare uno specialista e avviare un percorso dedicato.

Concedersi ogni tanto qualche “cosa di sfizioso” però, deve essere vissuto come una gratificazione per se stessi e non un pesante fardello di colpa per aver trasgredito. Decido di concedermi qualcosa, lo stabilisco così da essere consapevole della decisione e di come, nei giorni successivi, riprendere il corretto regime alimentare. 

L’attività fisica è importante, ma che sia proporzionata

Dedicarsi all’attività fisica è importante, ed è bene farlo con gradualità, nel rispetto del proprio corpo e delle proprie possibilità, magari parlandone prima con il proprio medico. 

«Se non si è allenati, è meglio iniziare facendo qualche camminata a passo sostenuto in più, anche da soli ascoltando della buona musica e sfruttando l’occasione per riflettere e liberare la mente dall’ansia eccessiva accumulata», continua l’esperto. 

Prendersi momenti per sé: ogni tanto, perché no?

«Quante volte ci siamo “autoflagellati” perché abbiamo perso tempo, o perché non siamo stati “produttivi”? Anche in questo caso il senso di colpa potrebbe rovinare un momento per quello che è, ossia la richiesta del nostro corpo di fermarci e riposarci. Ogni tanto, quindi, il mio invito è quello di ascoltarci. Un pomeriggio trascorso a guardare un film sul divano o un sonnellino in più potrebbero rendere decisamente più produttivi i momenti di lavoro, proprio perché ci siamo goduti un bel momento per noi». 

Iniziare tanti hobby nuovi? Ne basta uno, purché ci piaccia

«Imparare a suonare uno strumento o a dipingere a olio, dedicarsi alla cucina oppure ad altre passioni ormai archiviate nel dimenticatoio. Sono infinite le nuove attività che possiamo avere voglia di fare a gennaio. Il problema è che spesso poi l’energia passa e non vengono continuate nel tempo abbandonandole dopo poche settimane, e magari ci troviamo la casa piena di cianfrusaglie che accantoniamo in un angolo e occupano spazio fisico – e mentale», continua l’esperto. «Meglio concentrare le energie in un’unica attività, per cominciare, purché ci piaccia moltissimo e ci dia soddisfazione e ci aiuti a staccare dalle difficoltà quotidiane». 

L’augurio di un 2021 di rinascita

«Al di là delle liste di buoni propositi, il mio augurio per il 2021 è piuttosto semplice: che tutti imparino a conoscersi un po’ di più, a volersi bene e a essere più indulgenti con sé stessi. Che il 2021 sia un anno di rinascita e di conforto per tutti coloro che hanno passato un 2020 tristemente colpito dalla malattia e dal lutto», conclude il dottor Cuniberti.

 

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