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Benessere

Occhi secchi? Vai (anche) dal reumatologo

26/03/2014

Può sembrare strano ma per un problema all’occhio potrebbe essere consigliato farsi visitare da un reumatologo. È il caso in cui il medico di famiglia verifichi la presenza di una forma di xeroftalmia, la cosiddetta sindrome da occhio secco, che può essere causata da una malattia reumatica.

Ne parliamo con gli specialisti di Humanitas.

Chi colpisce l’occhio secco, in particolare, e quali sono i suoi effetti?

Si tratta di un disturbo molto frequente, che si sviluppa soprattutto nelle donne in età matura. In sostanza consiste in un cattivo funzionamento delle ghiandole lacrimali, che non riescono più a produrre come dovrebbero le lacrime. Ne conseguono bruciore agli occhi, difficoltà di apertura delle palpebre al risveglio, sensazione di avere qualcosa nell’occhio e, nei casi più gravi, disturbi visivi anche di una certa entità. Con il rischio che si verifichino danni alla superficie oculare, dal momento che vengono a mancare  le importanti funzioni delle lacrime nei confronti degli occhi: lubrificazione, nutrimento, drenaggio di eventuali sostanze estranee e difesa verso infezioni.

Quali sono le cause della sindrome da occhio secco?

L’occhio secco può dipendere da cause esterne all’occhio, ad esempio da condizioni che provocano l’evaporazione del sottile film lacrimale che riveste gli occhi, come l’aria condizionata, il riscaldamento, il vento e il clima asciutto. Sono considerati inoltre fattori di rischio le lenti a contatto, il fumo, la prolungata esposizione a video-terminali, l’abuso di alcolici. Infine, anche alcuni farmaci, fra cui gli anti-depressivi, gli anti-convulsivanti e alcuni anti ipertensivi e diuretici possono essere causa di occhio secco.

E poi ci sono, appunto, le malattie reumatiche…

Sì, e tra queste la principale è la Sindrome di Sjögren, che colpisce le ghiandole lacrimali e salivari, che progressivamente vanno incontro a perdita della loro funzione. La sua origine non è al momento nota, ma è sicuro che siano in gioco fattori genetici, ambientali e ormonali.

Come viene diagnosticata la Sindrome di Sjögren?

Non si tratta di una diagnosi semplice e la cooperazione tra reumatologo e oculista è importantissima. Se infatti l’oculista si accorge dell’esistenza di una situazione di occhio secco e prescrive l’utilizzo di lacrime artificiali e colliri, al reumatologo spetta il compito di valutare l’eventuale presenza di un interessamento extra-ghiandolare e decidere l’approccio terapeutico più appropriato, con lo scopo di proteggere l’occhio e trattare eventuali complicanze.

Quali cure vengono adottate per eliminare la Sindrome di Sjögren?

Se la conseguenza è l’occhio secco, vengono prescritti stimolanti di lacrime e, talvolta, farmaci immunosoppressori. Nello stesso tempo, è compito del reumatologo fare al paziente alcune raccomandazioni come smettere di fumare e contenere l’uso di caffè e alcolici, evitare ambienti secchi e ventosi, limitare la lettura e l’uso del computer ed evitare l’assunzione di farmaci potenzialmente aggravanti.

E se l’occhio secco non riprende comunque la sua funzionalità?

Nei casi più resistenti di occhio secco, può essere necessario occludere i canalini lacrimali, in via provvisoria o definitiva, con piccoli tappi di materiale sintetico. Una scelta inevitabile perché la xeroftalmia può provocare danni anche gravi dell’occhio, con conseguente ridotta qualità di vista e quindi, più in generale, di vita.

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